I sette punti per la pace in Ucraina: l’ingresso nell’Unione e soluzioni in discussione tra Washington e Kiev

11.12.2025 08:25
I sette punti per la pace in Ucraina: l'ingresso nell'Unione e soluzioni in discussione tra Washington e Kiev

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
Washington – Un accordo per l’Ucraina sembra avvicinarsi, secondo l’opinionista del Washington Post David Ignatius, che descrive lo sforzo di pace dell’amministrazione Trump come “in parte promettente”, nonostante le sue “fragili fondamenta”. Gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner “sembrano riconoscere che la migliore protezione per l’Ucraina è una combinazione di garanzie di sicurezza obbligatorie e futura prosperità economica”. Tuttavia, afferma Ignatius, il pacchetto fallirà a meno che il presidente Zelensky non riesca a venderlo a un Paese coraggioso ma esausto, riporta Attuale.

L’adesione all’Unione

L’Ucraina potrebbe unirsi all’Unione Europea a partire dal 2027, ma alcuni Paesi dell’Unione ritengono che sia prematuro. L’amministrazione Trump è fiduciosa di poter superare l’opposizione dell’Ungheria, sostenendo che un ingresso rapido nella UE non solo sosterebbe il commercio e gli investimenti, ma obbligherebbe anche Kiev a riforme contro la corruzione nelle aziende statali. Ignatius sottolinea che “questa guerra riguarda la questione se l’Ucraina possa diventare un Paese europeo”, qualcosa che Putin disprezza.

Garanzie di sicurezza

Gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza “tipo-Articolo 5” per difendere l’Ucraina in caso di violazione dell’accordo da parte della Russia. Kiev chiede due patti separati: uno firmato dal presidente americano e ratificato dal Congresso, e l’altro con gli alleati europei. Un gruppo di lavoro americano-ucraino sta studiando come implementare queste garanzie e quanti rapidamente i due lati potrebbero reagire a una potenziale nuova aggressione russa. Ignatius afferma che gli americani sono pronti a continuare il supporto di intelligence fornito all’Ucraina.

Sovranità

Il documento di accordo riafferma la sovranità dell’Ucraina, ma i negoziatori non hanno risolto la questione del numero di soldati dell’esercito di Kiev. Il piano iniziale presentava 600 mila soldati, ma una versione successiva ne indicava 800 mila, mentre Kiev rifiuta la proposta di stabilire un numero massimo nella Costituzione, come richiesto da Mosca. Si sta valutando un sistema che preveda, oltre all’esercito, forze supplementari e di riservisti simili alla Guardia nazionale negli Stati Uniti.

Zona demilitarizzata

Una zona demilitarizzata dovrebbe essere creata lungo l’intera linea del cessate il fuoco, dall’area di Donetsk alle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, monitorata in modo simile alla zona demilitarizzata tra le due Coree.

Scambi territoriali

Resta irrisolto il nodo riguardante la richiesta della Russia di ottenere il 25% del Donetsk attualmente sotto controllo ucraino. I rappresentanti di Trump sostengono che è probabile che Kiev perderà gran parte di quella zona nei prossimi sei mesi. Gli americani hanno cercato di convincere Zelensky proponendo che rimanga demilitarizzata, ma il presidente ucraino ha espresso forte opposizione.

La centrale di Zaporizhzhia

Non sarà più sotto occupazione russa e potrebbe essere gestita dagli Stati Uniti. Gli ucraini vedono questa possibilità come un meccanismo di protezione contro future aggressioni russe.

La ricostruzione

L’amministrazione Trump continua a considerare i oltre 200 miliardi di dollari di asset russi congelati in Europa come una fonte per investimenti. Si parla dell’uso di 100 miliardi per un fondo di sviluppo ucraino, capace di attrarre 400 miliardi di dollari per la ricostruzione, coinvolgendo anche la Banca Mondiale. Trump promuove investimenti simili anche in Russia, mantenendo il principio: “fate affari, non fate guerra”.

1 Comments

  1. Incredibile come la situazione in Ucraina possa cambiare così rapidamente. Ma mi chiedo, funzionerà davvero un accordo che non tiene conto della volontà del popolo ucraino? Se non hai il sostegno della nazione, qualsiasi pacchetto di pace è solo carta straccia. E poi, l’Unione Europea ha i propri problemi…

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