Meloni alla Camera: Italia sostiene Ucraina e chiede pressione su Mosca nel Consiglio Ue

17.12.2025 11:55
Meloni alla Camera: Italia sostiene Ucraina e chiede pressione su Mosca nel Consiglio Ue

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è tornata oggi nell’Aula della Camera dei deputati, a quasi due mesi dal suo ultimo intervento, per comunicazioni in vista del Consiglio europeo che si apre domani a Bruxelles. Tra i temi cruciali del vertice vi è la gestione degli asset russi congelati, un argomento particolarmente delicato. I leader dei Ventisette devono decidere se e come sbloccare oltre 200 miliardi di beni al fine di finanziare l’Ucraina con almeno 90 miliardi per i prossimi due anni, come riportato da Attuale.

Questa mattina, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rinnovato il suo appello ai leader europei, esortando a prendere decisioni rapide per affermare «l’indipendenza d’Europa» nell’era di «guerre e predatori». La questione degli asset russi si è rivelata molto divisiva, come dimostrano le risoluzioni che saranno votate in Parlamento riguardanti la posizione da adottare dal governo italiano. Il centrodestra presenterà un unico testo, un approccio compatto, sebbene “diluito”, per conciliare le posizioni più filo-russe della Lega con quelle di FdI e Forza Italia. Al contrario, il centrosinistra non ha trovato un accordo e ogni partito di opposizione porterà la propria risoluzione.

Nel frattempo, Giorgia Meloni ha discusso l’importanza della cooperazione tra Europa e Stati Uniti come fattore essenziale per la pace in Ucraina. Ha sottolineato che questo legame non deve essere visto come una competizione, ma piuttosto come un obiettivo comune. Meloni ha evidenziato l’importanza di rafforzare la posizione negoziale ucraina, insistere su un supporto continuo, e garantire che gli interessi europei siano protetti nel contesto di un conflitto che potrebbe rafforzare ulteriormente la Russia.

Infine, la premier ha ribadito la necessità di mantenere la pressione su Mosca, rendendo il conflitto svantaggioso per la Russia e scongiurando potenziali rischi di instabilità per l’Europa.

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