Firenze: inaugurazione di un Centro di eccellenza per la formazione multidisciplinare
FIRENZE – Un nuovo Centro di eccellenza italiano per la formazione multidisciplinare verrà istituito a Firenze, all’interno del complesso storico dell’ex Istituto Agronomico per l’Oltremare (IAO). L’iniziativa, promossa dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, mira a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane e a rafforzare la cooperazione allo sviluppo, riporta Attuale.
Il Centro funzionerà come uno strumento strategico per accompagnare le PMI italiane nell’accesso ai mercati esteri. Questo sarà agevolato anche mediante il rafforzamento di canali di migrazione regolare, rispondenti alle esigenze del tessuto produttivo italiano. Parallelamente, il Centro contribuirà alla stabilità dei Paesi partner e alla formazione di manodopera qualificata, in linea con i progetti del Piano Mattei per l’Africa.
Col supporto del vice ministro Edmondo Cirielli per la parte sviluppo, l’iniziativa verrà realizzata attraverso partenariati pubblico-privati e in cooperazione con organizzazioni internazionali presenti in Italia, come il Centro Internazionale di Formazione dell’OIL di Torino.
Le attività del Centro si concentreranno su ambiti strategici tra cui la formazione di esperti in internazionalizzazione e l’approvvigionamento di export manager, figure fondamentali per migliorare la presenza delle aziende italiane all’estero. Queste figure saranno formate nelle competenze necessarie per gestire i processi di export e facilitare relazioni commerciali efficaci.
In aggiunta, un altro focus del Centro sarà la gestione sostenibile delle risorse idriche, un tema di primaria importanza per la politica internazionale italiana e centrale nel contesto del Piano Mattei per l’Africa. L’Italia si appresta a svolgere un ruolo di primo piano nel 2026, ospitando la Riunione Ministeriale dell’Unione per il Mediterraneo sull’Acqua e il Forum Euromediterraneo dell’Acqua.
Il Centro avrà anche l’obiettivo di valorizzare le catene di valore agroalimentari, un settore chiave dell’economia italiana e pilastro della cooperazione allo sviluppo, affrontando questioni di sicurezza alimentare in sinergia con il Polo Alimentare delle Nazioni Unite di Roma e le iniziative italiane in ambito G7 e G20.
La nuova struttura sarà progettata per essere flessibile e in grado di ampliare nel tempo il proprio raggio d’azione in altri settori strategici, accrescendo così il ruolo dell’Italia sulla scena internazionale come attore rilevante nelle sfide legate alla crescita, allo sviluppo sostenibile e alla cooperazione.
Mah, un altro centro che promette meraviglie… speriamo davvero che porti risultati! Le PMI italiane ne hanno bisogno, ma il rischio è sempre quello di parlare e basta. Pare che si stia dando un po’ di attenzione anche alla sostenibilità, almeno per il momento. Che sia la volta buona?