Dopo le dimissioni del primo ministro Trudeau il tycoon si rivolge direttamente ai canadesi: “Che grande nazione saremmo insieme”. Intanto Donald Trump Jr. parte per la Groenlandia, il cui controllo è stato definito dal neo presidente una “necessità assoluta”
Trump corteggia il Canada e vuole prendersi la Groenlandia. Dopo le dimissioni del primo ministro Justin Trudeau, fiaccato dalle divisioni interne del suo partito, il presidente eletto degli Stati Uniti lancia un accorato appello ai cittadini canadesi: “Molte persone in Canada amerebbero essere il 51esimo Stato” scrive sul social Truth. Il tycoon “Gli Stati Uniti non possono più sopportare l’enorme disavanzo commerciale i sussidi di cui il Canada ha bisogno per rimanere a galla” si legge ancora nel post. “Justin Trudeau lo ha capito e si è dimesso”.
La mossa di Trudeau arriva sullo sfondo di una crisi del suo governo di minoranza, con l’uscita del partito Ndp che lo sosteneva esternamente e le dimissioni della vice premier e ministra delle finanze Chrystia Freeland, in dissenso sulla risposta da dare alla minaccia di dazi del neo presidente statunitense. Che ora può affondare il colpo.
Se già nelle settimane scorse Trump aveva definito ironicamente Trudeau “governatore”, ora il tycoon è molto più esplicito. “Se il Canada si fondesse con gli Stati Uniti – dice -, non ci sarebbero dazi, le tasse diminuirebbero notevolmente e sarebbero totalmente sicuri dalla minaccia delle navi russe e cinesi che li circondano costantemente. Che grande Nazione saremmo insieme!”.
Il figlio di Trump in missione in Groenlandia
L’altro grande obiettivo di Trump è la Groenlandia. Di recente il tycoon aveva definito una “necessità assoluta” la proprietà e il controllo dell’isola che oggi appartiene al Regno di Danimarca e viene considerata fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti. Dichiarazioni che avevano provocato la dura reazione del primo ministro della Groenlandia, Mute Egede: “Non siamo in vendita e non lo saremo mai”.
La posizione strategica dell’isola e la ricchezza di risorse e giacimenti naturali rendono la Groenlandia un territorio piuttosto appetibile, sia dal punto di vista geopolitico che economico. La novità delle ultime ore è che il figlio maggiore di Trump visiterà l’isola. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri danese: “Abbiamo preso noto della visita prevista in Groenlandia di Donald Trump jr. Dal momento che non è una visita ufficiale americana, non abbiamo altri commenti da fare”. La visita è stata poi confermata dallo stesso Trump su Truth. “Mio figlio, Don Jr, e vari rappresentanti andranno lì per visitare alcune delle aree e dei luoghi più magnifici” dell’isola. “La Groenlandia – scrive Trump – è un posto incredibile e se diventerà parte della nostra nazione la gente ne trarrà enormi benefici. La proteggeremo e difenderemo da un mondo esterno molto feroce”.
Della visita del figlio di Trump non si conoscono ulteriori dettagli, certo è che il premier della Groenlandia, atteso mercoledì a Copenaghen da re Frederik X, ha rinviato il viaggio per ragioni di agenda.