Era stato sindaco di Licata, attivo nella lotta all’abusivismo edilizio: venne sfiduciato dal consiglio comunale
Quattro colpi di pistola sono stati esplosi contro il vetro della segreteria del deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano. La sede si trova a Licata, in provincia di Agrigento. In corso Serrovira, nel centro città, sono al lavoro i poliziotti del commissariato cittadino, gli agenti della squadra mobile della questura di Agrigento e la Scientifica che hanno sequestrato le quattro ogive.
Chi è Angelo Cambiano: le intimidazioni passate
Angelo Cambiano ha 43 anni ed è deputato all’Assemblea regionale siciliana dal 2022. Ex sindaco di Licata, aveva fondato il suo mandato sulla lotta contro l’abusivismo edilizio. Nell’agosto del 2017 è stato sfiduciato dal consiglio comunale di Licata. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza gli assegnò la scorta, ma il servizio fu interrotto qualche anno fa.
A partire dal maggio del 2016, quando gli venne incendiata la sua casa di campagna, è stato bersaglio di più intimidazioni. Insegnante di matematica negli istituti superiori, Cambiano in passato è stato al centro delle cronache nazionali per avere avviato le demolizioni degli immobili abusivi.
Nel 2016 subì pure l’incendio della sua casa di campagna e ricevette diversi altri messaggi dal tenore simile. Nel 2017 fu sfiduciato dal consiglio comunale. La sua immagine di paladino anti abusivi era stata offuscata da una condanna per l’accusa di avere realizzato una tettoia abusiva nella sua abitazione, poi cancellata con un’assoluzione per la “particolare tenuità del fatto”. Dopo i trascorsi nel centrodestra, l’approdo al M5s e la candidatura all’Ars.
I messaggi della politica per Angelo Cambiano
“Esprimo la mia piena solidarietà ad Angelo Cambiano per l’intimidazione subita e la più ferma condanna per l’atto criminale compiuto ai danni della sua segreteria politica – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Auspico che le indagini facciano quanto prima piena luce sui responsabili di un gesto vile che, sono certo, non condizionerà in alcun modo il lavoro svolto dal deputato nel Parlamento regionale e sul territorio”.
Numerosi gli attestati di solidarietà rivolti ad Angelo Cambiano, deputato regionale siciliano del M5S, che ha subito un atto intimidatorio a Licata, città dell’Agrigentino di cui è stato anche sindaco: quattro colpi di piostola sono esplosi contro la vetrata della sua segreteria politica. “Siamo tutti vicinissimi al collega Angelo e condanniamo senza mezzi termini questo vile ed esecrabile gesto contro un collega e amico che già troppe volte in passato è stato oggetto di pesanti azioni intimidatorie per la sua azione a tutela della legalità”, affermano i deputati M5S all’Ars.
“Ancora una volta Angelo Cambiano è al centro di un epispdio intimidatorio. Un atto grave sul quale è doveroso indagare a fondo”, afferma Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars.
“Se qualcuno pensa di intimidirlo, dovrebbe già sapere che Angelo non ha mai fatto passi indietro davanti a simili episodi, anzi lo hanno sempre fortificato. Lo Stato saprà rispondere con forza a questo ennesimo tentativo di fermarlo”, dice Giuseppe Antoci, europarlamentare del M5S.