SpaceX, la smentita di Palazzo Chigi non placa le opposizioni: Meloni sulla graticola

07.01.2025
SpaceX, la smentita di Palazzo Chigi non placa le opposizioni: Meloni sulla graticola
SpaceX, la smentita di Palazzo Chigi non placa le opposizioni: Meloni sulla graticola

Il governo nega di aver concluso accordi, ma ammette che ci sono state interlocuzioni con la società di Elon Musk. Coro di critiche sulla premier: “Deve riferire in Parlamento”. Il Pd: maggioranza in confusione

La smentita del governo sull’affaire SpaceX non convince le opposizioni che chiedono alla premier Meloni di riferire in Parlamento. L’antefatto è noto: secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa – in particolare da Bloomberg –  il riservatissimo faccia a faccia a sorpresa tra Meloni e Trump a Mar-a-Lago, in Florida, avrebbero impresso un deciso impulso all’accordo tra il governo italiano e il magnate statunitense per la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri. Un affare da 1,5 miliardi di dollari che porterebbe i satelliti di Musk in Italia. Il progetto, secondo quanto trapelato, prevederebbe tra le altre cose un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo e le comunicazioni militari.

La smentita del governo (che però conferma l’interesse per i servizi di Space X) 

Il governo ha già smentito: nella nota di Palazzo Chigi viene definita “ridicola” la notizia “che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”. La presidenza del Consiglio nega “che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi “per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink” e tuttavia ammette che “le interlocuzioni con SpaceX” ci sono state, ma “rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”. 

I post di Musk e Salvini

Insomma, una trattativa potrebbe essere ancora in corso. O forse in dirittura d’arrivo. Tant’è che lo stesso Musk su X si è detto pronto “a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!”. E Salvini è stato anche più diretto: “Musk è un protagonista dell’innovazione a livello mondiale: un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità. Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”. 

Il post di Matteo Salvini-7
Il post di Matteo Salvini

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Opposizione all’attacco, coro unico: “Meloni riferisca in Parlamento”

Il Pd parla di maggioranza in stato confusionale. Antonio Misiani, responsabile Economia dei dem, mette in fila le presunte contraddizioni in cui è caduto l’esecutivo: “Prima l’ambiguo comunicato di smentita con cui Palazzo Chigi ha negato la firma ma non la trattativa. Poi il successivo post con cui Elon Musk si è dichiarato pronto a fornire connettività all’Italia e quello, a ruota, di Salvini che definisce l’accordo una ‘opportunità’ chiedendo addirittura di accelerare”. Secondo l’esponente dem spetta ora alla Meloni “fare chiarezza e farlo il prima possibile di fronte al Parlamento”.

Per il segretario di Più Europa Riccardo Magi la vicenda è “grottesca”. “Giorgia Meloni smentisce l’accordo su Starlink, mentre Elon Musk conferma… altro che connettività avanzata: si sono già impallati”. “Chiederemo alla Premier Meloni una informativa urgente per capire se tutto ciò corrisponda al vero” dice il leader di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Anche Giuseppe Conte chiede al governo “immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore. Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza”. La stessa richiesta arriva dalla segretaria del Pd Elly Schlein: “Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende”. 

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