Pedoni, una strage quotidiana: nel 2024 i morti sono stati almeno 475

07.01.2025
Pedoni, una strage quotidiana: nel 2024 i morti sono stati almeno 475
Pedoni, una strage quotidiana: nel 2024 i morti sono stati almeno 475

La stima è dell’Asaps: i decessi potrebbero superare quelli del 2023

Nel 2024 almeno 475 pedoni hanno perso la vita sulle strade italiane secondo i dati diffusi oggi da Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), elaborati in collaborazione con Sapidata. Nel 2023 l’Istat aveva contato 485 morti, ma da Asaps fanno notare che nelle stime difficilmente si riescono a conteggiare tutti decessi che avvengono in ospedale nei 30 giorni successivi il sinistro. Tant’è che la stima preliminare dell’anno 2023 aveva fatto contare all’Ufficio Studi dell’associazione 440 decessi, con un aumento di 35 unità nel 2024. In altre parole è molto probabile che nel 2024 si supereranno i dati tragici dell’anno precedente.

Secondo il report, dei 475 pedoni morti ben 253 avevano più di 65 anni. In tanti, si fa notare, hanno perso la vita nel luogo più sicuro, quello delle strisce pedonali dei centri urbani, anche con il semaforo pedonale che dava loro la possibilità di transitare in sicurezza dall’incrocio. Nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli, sono molti anche coloro che rimangono gravemente feriti. “Troppi i casi di chi camminava tranquillo sul marciapiede o in attesa alla fermata del bus che è morto praticamente senza accorgersene” spiegano da Asaps.

“Ancora troppi casi di pirati della strada”

“Ancora troppi i casi di pirateria stradale, oltre cinquanta con quasi il 10% di tutti gli investimenti mortali, con la fuga del conducente che ha provocato il sinistro fatale” si legge nella nota dell’associazione. Le indagini delle forze dell’ordine hanno comunque permesso di rintracciare l’autore nel 95% dei casi, ma nonostante l’introduzione del reato di omicidio stradale che ha inasprito le pene, “la fuga rimane un comportamento troppo frequente da nord a sud d’Italia, con utenti ubriachi o con la patente sospesa o revocata, o con veicoli privi di copertura assicurativa”.

I dati delle Regioni 

Analizzando le singole Regioni, quella dove gli utenti hanno avuto le conseguenze peggiori è la Lombardia con 79 decessi a fronte dei 51 dell’anno precedente, seguita dal Lazio con 59 (furono 71 nel 2023), e dalla Campania con 53 (nel 2023 erano stati 44). Seguono Emilia Romagna con 41 e Toscana con 38. Il mese più funesto è stato invece quello di dicembre con ben 63 decessi, due al giorno. Per trovare un dato peggiore dobbiamo andare a gennaio 2019 con 67 morti. 

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