La richiesta è contenuta nell’accordo che ha permesso la nascita del nuovo governo sostenuto dalla cosiddetta coalizione Arizona: “Ci opponiamo allo spostamento mensile a Strasburgo”
Il Parlamento europeo dovrebbe riunirsi solo a Bruxelles e porre fine alla ‘migrazione’ mensile di deputati e funzionari a Strasburgo, nel rispetto del principio della doppia sede. Il sostegno a questa richiesta è contenuto nel patto che ha permesso la nascita, dopo otto mesi di trattative, del nuovo governo del Belgio, guidato da Bart De Wever, leader del partito nazionalista fiammingo N-VA (Nieuw-Vlaamse Alliantie, Nuova alleanza fiamminga), che in Europa siede nei banchi dei Conservatori e riformisti (Ecr), insieme a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
“Nell’ambito di un processo decisionale rispettoso del bilancio e del clima, continuiamo a opporci allo spostamento mensile del Parlamento europeo a Strasburgo. Il Parlamento europeo dovrebbe avere un’unica sede a Bruxelles e, come le sue commissioni, riunirsi solo lì”, si legge nel testo dell’accordo, come riporta Bruxelles Today.
Il nuovo governo
De Wever, il primo separatista fiammingo a capo del governo federale del Belgio, ha promesso di inasprire la politica di asilo e le condizioni per l’ottenimento delle prestazioni sociali per i richiedenti asilo, nonché di rafforzare la sicurezza e la lotta al traffico di droga. Sul fronte socio-economico, la sua coalizione intende “premiare il lavoro” limitando a due anni il diritto al sussidio di disoccupazione.
Oltre alla N-VA, a sostenere il nuovo esecutivo ci saranno il partito liberale francofono Movimento riformista (Mr) di centro-destra, i centristi francofoni di Les Engagés, il partito centrista Cristiano-Democratico e Fiammingo (Christen-Democratisch en Vlaams, CD&V), ma anche i socialisti fiamminghi di Vooruit (Avanti). In tutto, i cinque partiti rappresentano 81 dei 150 membri della nuova Camera eletta il 9 giugno. La coalizione prende il nome di “Arizona” perché i colori dei partiti sono analoghi a quelli dello Stato federato americano (rosso, giallo, arancione e blu).
Spesa pubblica
Con un deficit pubblico che dovrebbe raggiungere il 4,6 per cento del Pil entro il 2024, il Belgio è uno dei Paesi con i peggiori risultati nell’Ue, e il governo De Wever intende trovare 20 miliardi di euro per riportare gradualmente la nazione in linea con gli standard europei, limitando la spesa pubblica in una serie di settori e aumentando il bilancio della difesa.
Lontano dal 2 per cento del Pil richiesto a tutti i membri della Nato, il bilancio della difesa del Belgio si aggira intorno all’1,3 per cento, e Theo Francken, il nuovo ministro della Difesa della N-VA, ha già promesso di “smettere di approfittare degli altri”.