Accuse di 250 donne: diuretici somministrati durante colloqui al ministero della Cultura in Francia

26.11.2025 16:55
Accuse di 250 donne: diuretici somministrati durante colloqui al ministero della Cultura in Francia

Donne Droga al Ministero della Cultura Francese: Un Caso Scioccante di Abuso

Quasi 250 donne denunciano di essere state drogati durante colloqui di lavoro presso il ministero della Cultura francese. È un’affermazione sconcertante che ha innescato un’inchiesta penale, riporta Attuale.

La storia si snoda attorno a Christian Nègre, un alto funzionario pubblico accusato di avere miscelato caffè e tè con potenti diuretici illegali durante le interviste. La giustizia sta ora esaminando questi gravi addebiti, che si sono accumulati nell’arco di nove anni. Le donne coinvolte raccontano di come Nègre le inviti a passeggiare all’aperto, lontano dai servizi igienici, aggravando il loro disagio fisico e psicologico.

Molte delle vittime hanno descritto di aver subito attacchi di ansia, a causa della costante necessità di urinare. Alcune arrivano a raccontare episodi in cui, disperate, hanno dovuto urinare in pubblico o non sono riuscite a raggiungere il bagno in tempo, bagnandosi i vestiti, portando vergogna e un senso di fallimento duraturo nelle loro vite.

Le prime accuse di condotta inappropriata nei confronti di Nègre erano emerse nel 2018, quando era stato denunciato da un collega per il tentativo di fotografare le gambe di un’alta funzionaria. Successivamente, la polizia ha trovato un foglio con annotazioni riguardanti gli orari delle somministrazioni di sostanze e le reazioni delle donne, etichettato con il titolo “Esperimenti”.

Nel 2019, Nègre è stato rimosso dal ministero e sottoposto a un’inchiesta formale, con accuse che vanno dalla somministrazione di sostanze stupefacenti alla violenza sessuale. Tuttavia, mentre i suoi seguaci chiedono giustizia, il processo non si è ancora tenuto e Nègre ha continuato a lavorare nel settore privato.

Le recenti testimonianze delle vittime hanno riacceso il dibattito sugli abusi e le violenze facilitate dalle droghe, richiamando casi simili nel passato, tra cui quello di Gisèle Pelicot. Alcuni dei racconti delle vittime di Nègre sono agghiaccianti: una di esse ha raccontato di aver lottato con la necessità impellente di urinare durante un colloquio, mentre un’altra ha descritto di aver sentito il bisogno di tornare indietro ma di essere stata condotta nella direzione opposta.

In un contesto in cui alcune donne hanno ricevuto un risarcimento in una causa civile, il ministero della Cultura non è stato ritenuto responsabile. Tuttavia, molte vittime continuano a cercare giustizia mentre la comunità e i funzionari pubblici affrontano un grave problema di abuso di potere.

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