Rieti, agguato mortale al pullman dei tifosi: nuove rivelazioni e tre arresti
Rieti, 22 ottobre 2025 – Un mortale agguato ha colpito il pullman dei tifosi pistoiesi, causando la morte dell’autista Raffaele Marianella. A emergere sono dettagli contrastanti, che vedono coinvolti tre ultras di estrema destra arrestati per omicidio volontario. La Polizia, in base alle dichiarazioni di un minorenne tra i sospettati, è riuscita a fermare i fuggitivi, confermando che erano arrivati sul luogo dell’agguato a bordo di tre autovetture, delle quali solo una è stata bloccata. Gli altri tifosi a bordo delle due vetture rimanenti si sono dati alla fuga, abbandonando i compagni al loro destino, riporta Attuale.
Il giorno seguente agli arresti, gli avvocati dei tre ultras hanno rilasciato dichiarazioni nel tentativo di respingere le accuse. “Il mio cliente era presente ma non ha responsabilità dirette nel lancio dei sassi”, afferma l’avvocato Andrea Vella, che difende Kevin Pellecchia, 20 anni, il più giovane dei presunti responsabili dell’agguato. Con Pellecchia sono arrestati Manuel Fortuna, 31 anni, e Alessandro Barberini, 53, ora detenuti in attesa di ulteriori sviluppi del caso.
Secondo Vella, il suo assistito si trova in uno stato di confusione e dispiacere, desideroso di scusarsi con la famiglia della vittima. Il legale sottolinea che Pellecchia è un giovane senza precedenti penali e con uno scarso legame politico, avendo fatto parte del gruppo di tifosi da poco più di un anno. Durante l’interrogatorio di garanzia, previsto per oggi o domani, il legale esporrà le ragioni della difesa.
Intanto, le indagini procedono; si apprende che tra i testimoni sono stati interrogati dai 10 ai 15 soggetti, potenzialmente indagati. “Risulta che ci siano tre fermi, ma la morte della vittima deve essere verificata ulteriormente”, conclude Vella, in attesa dell’esito dell’autopsia, rinviata a domani. Anche l’avvocato Valter Petresca, difensore di Barberini, insiste sull’innocenza del suo assistito, descritto come un uomo tranquillo e responsabile con una famiglia.
L’inchiesta, guidata dal procuratore capo Paolo Auriemma, continua a raccogliere prove su altri cinque ultras, sospettati di aver preso parte all’agguato. Le forze dell’ordine sono attivamente alla ricerca di due delle tre auto coinvolte nell’incidente, mentre Auriemma ha escluso ulteriori indagati oltre ai tre attualmente arrestati.