Durante una conferenza stampa, il Partito Democratico ha sollevato seri timori riguardo ai ritardi nella ristrutturazione delle scuole italiane, sottolineando che, senza interventi adeguati, molti progetti rischiano di fallire, con conseguenze pesanti per i sindaci, riporta Attuale.
Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, diverse scuole hanno avviato lavori di ristrutturazione. Tuttavia, i ritardi e le inadempienze da parte delle ditte appaltatrici stanno causando l’interruzione dei lavori, sollevando preoccupazioni su edifici rimasti incompleti e non sicuri.
La deputata del PD e vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha dichiarato: «Ci sono situazioni che ci stanno allarmando; con l’attuazione del Pnrr, rischiamo di vedere fallire diversi di questi progetti, con ricadute pesantissime sulle spalle dei sindaci. A loro rivolgiamo la nostra attenzione». I parlamentari hanno quindi chiesto al governo di intervenire attivamente per risolvere la situazione.
«Mancano ancora 100 miliardi da spendere»
Tra i presenti alla conferenza si sono distinti vari sindaci e membri del PD, tra cui Piero De Luca, responsabile Pnrr del partito. De Luca ha affermato: «Ad oggi sono stati spesi 92 miliardi, ma il piano complessivo ammonta a 194,4 miliardi; mancano ancora 100 miliardi da spendere, da qui fino a metà del prossimo anno. Questa è la realtà dei fatti». Ha inoltre indicato che su 614 obiettivi, 366 sono stati completati, corrispondenti al 63% dei progetti.
I fondi destinate alle scuole
Secondo i dati presentati, solo il 50% dei 17 miliardi destinati agli edifici scolastici è stato speso. Ascani ha espresso molta preoccupazione per la situazione attuale, avvertendo che è necessario un intervento straordinario da parte del governo per assicurare che i lavori vengano completati in tempo.
Le parole dei sindaci
I sindaci presenti hanno evidenziato i ritardi nella sostituzione delle scuole demolite da anni. Il sindaco di San Polo d’Enza, Franco Palù, ha detto: «Non sappiamo se riusciremo a mandare i nostri studenti a scuola a settembre, che ora sono dislocati in varie sedi. Se perdiamo i fondi del Pnrr, il nostro Comune verrà commissariato. Collaboriamo con il governo per trovare una soluzione». Irene Manzi, responsabile Scuola del PD, ha aggiunto: «Scongiuriamo il fallimento, non si può perdere un obiettivo così importante», e ha annunciato un’interpellanza urgente sul tema da presentare in Aula.
È inaccettabile che i soldi del Pnrr non siano stati spesi come si doveva! I nostri figli meritano scuole sicure e moderne. Questo ritardo non è solo un problema burocratico, ma un fallimento per tutti noi. È ora di mettere in riga chi gestisce questi fondi, altrimenti che futuro avremo? Mah…