Feldstein avrebbe passato ad alcuni media internazionali informazioni riservate con l’obiettivo di favorire la propaganda israeliana. Quattro in tutto i sospettati nelle indagini sulle fughe di notizie. Dure critiche a Netanyahu
Eliezer Feldstein, portavoce dell’ufficio di Benyamin Netanyahu, è stato arrestato per alcune fughe di notizie riservate provenienti dall’ufficio del premier israeliano. Lo riporta la testata Ynet, secondo cui il portavoce sarebbe stato interrogato diversi giorni fa dai servizi segreti israeliani dello Shin Bet.
Stando alle accuse, Feldstein avrebbe passato ad alcuni media internazionali informazioni riservate con l’obiettivo di favorire la propaganda israeliana. “Ci potrebbe essere stato un danno alla capacità delle agenzie di sicurezza di raggiungere l’obiettivo di liberare gli ostaggi”, ha affermato il giudice, citato dal Times of Israel. In tutto sono quattro i sospettati nell’indagine avviata dai servizi israeliani.
Le informazioni contestate
Stando a quanto trapela dalla stampa locale, le informazioni diramate da Feldstein sarebbero stati funzionali alla redazione di alcuni articoli sulla stampa europea. In particolare, un articolo del Jewish Chronicle di Londra, poi ritirato, secondo cui Hamas avrebbe pianificato di far uscire gli ostaggi da Gaza attraverso l’Egitto. A questo si aggiungerebbe un pezzo del quotidiano tedesco Bild che riferiva come Hamas stesse sfruttando i colloqui come forma di guerra psicologica contro Israele.
Le accuse contro Netanyahu
L’arresto ha generato un vero terremoto a Tel Aviv, e il leader dell’opposizione Yair Lapid ha criticato duramente l’operato del premier: “Le azioni del primo ministro Benjamin Netanyahu nel corso dello scandalo delle fughe di notizie del Prime Minister Office dimostrano che è o troppo incompetente per guidare Israele in tempo di guerra” oppure “è complice di uno dei più gravi reati alla sicurezza” in circolazione, ha affondato Lapid durante una conferenza stampa congiunta con il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz.
“La difesa di Netanyahu è che non ha alcuna influenza o controllo sul sistema che dirige. Se è vero, non è idoneo per guidare lo Stato di Israele nella guerra più difficile della sua storia”.