Arresti in Turchia per una vignetta satirica su Maometto
Lunedì, la polizia turca ha proceduto con l’arresto di quattro fumettisti a causa di una vignetta pubblicata sulla rivista satirica LeMan. In questa illustrazione controversa, un personaggio identificato come Maometto si stringe la mano a Mosé, con missili sullo sfondo, evocando i recenti bombardamenti tra Iran e Israele. Questo episodio ha suscitato la reazione di un gruppo di musulmani conservatori che hanno accusato la rivista di blasfemia, sfociando in scontri con la polizia. Secondo quanto riferito da LeMan, la vignetta è stata fraintesa, riporta Attuale.
Ali Yerlikaya, il ministro dell’Interno turco, ha condiviso su X quattro video in cui le forze di polizia arrestano e trascinano via i fumettisti, incluso Dogan Pehlevan, ritenuto autore del disegno. Nel suo post, Yerlikaya ha qualificato la vignetta come «vile» e ha descritto i fumettisti come individui «senza vergogna». Tra i protagonisti mostrati nei video figura anche un direttore della rivista, la cui identità è stata parzialmente oscurata con le iniziali A. Y.
Yilmaz Tunc, il ministro della Giustizia turco, ha annunciato l’avvio di un’indagine per violazione delle leggi nazionali che puniscono l’incitamento all’odio e le offese ai valori religiosi. Secondo Tunc, in totale sono sei le persone currently detenute.
Fondata nel 1991, LeMan è famosa per la sua satira politica e frequentemente diviene oggetto di critiche da parte di politici conservatori. In precedenza, la rivista aveva destato polemiche per il suo sostegno a Charlie Hebdo dopo il tragico attacco terroristico avvenuto a gennaio 2015, che portò all’uccisione di dodici persone.
Circa 250 musulmani conservatori si sono radunati lunedì sera davanti a un bar frequentato dai membri della redazione e sotto la sede della rivista a Istanbul per protestare contro la vignetta. Video condivisi online mostrano tentativi di sfondare la porta d’ingresso, accompagnati da tafferugli con le forze di sicurezza, le quali hanno fatto ricorso a proiettili di gomma e gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti. Attualmente, il sito web della rivista risulta inaccessibile.
In una dichiarazione pubblica, LeMan ha espresso le proprie scuse ai lettori che hanno trovato la vignetta offensiva, ma sostiene che essa sia stata volutamente travisata per creare scalpore. L’obiettivo dell’artista Pehlevan era di mettere in luce «le sofferenze di un musulmano ucciso negli attacchi israeliani», anziché offendere l’Islam o il profeta Maometto. Anche il caporedattore, Tuncay Akgun, ha affermato in un’intervista ad Agence France-Presse che la vignetta «non rappresenta affatto una caricatura del profeta Maometto», evidenziando come nel mondo islamico ci siano oltre 200 milioni di persone chiamate Muhammad.