Nuove Regole per i Recidivi alla Guida: Introduzione degli Alcolock
Roma, 2 luglio 2025 – Tempi difficili per i conducenti recidivi che decidono di mettersi al volante dopo aver bevuto. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato un decreto che avvia l’uso degli alcolock, dispositivi che i trasgressori dovranno utilizzare nei veicoli. Se il livello alcolico risulta eccessivo, l’auto non si avvierà. Professionisti del settore, tra cui periti e carrozzieri, avevano già sollevato perplessità su questa misura prevista dal nuovo codice della strada, evidenziando il costo del dispositivo, stimato attorno ai 2.000 euro per veicolo. Tuttavia, la decisione è stata presa.
Salvini, come indicato in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha formalizzato un decreto che specifica le caratteristiche e le modalità di installazione dell’alcolock. Questo documento fornisce linee guida dettagliate per le officine autorizzate e per gli utenti. Tra le principali innovazioni del nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre dello scorso anno, spicca l’obbligo dell’installazione del dispositivo per i conducenti già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. L’alcolock rappresenta quindi una misura cruciale per i recidivi, autorizzando questi ultimi a guidare solo veicoli dotati di tale dispositivo. In sostanza, l’alcolock impedisce l’accensione del motore se il guidatore non supera un test dell’alito, che deve risultare pari a zero.», riporta Attuale.
Il decreto stabilisce che l’alcolock può essere installato su varie categorie di veicoli, sia per il trasporto di persone che di merci, e deve seguire le normative europee. Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire dettagliate istruzioni per installazione, utilizzo e manutenzione. Gli installatori autorizzati svolgeranno un ruolo fondamentale, applicando un sigillo speciale per prevenire tentativi di manomissione. Durante i controlli stradali, il conducente è tenuto a presentare la dichiarazione di installazione originale e il certificato di taratura valido del dispositivo. Si precisa che l’installazione dell’alcolock non richiederà aggiornamenti al documento unico di circolazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicherà sul sito www.ilportaledellautomobilista.it l’elenco degli installatori autorizzati e delle categorie di veicoli compatibili con ogni tipo di alcolock.
Tuttavia, si sono già manifestati dubbi riguardo l’applicazione del codice. L’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, ha sollevato perplessità, affermando che il decreto ministeriale sull’alcolock “presenta criticità che potrebbero dar vita a contenziosi legali e ricorsi da parte degli automobilisti“. Un’altra preoccupazione riguarda il fatto che “l’installazione e lo smontaggio del dispositivo alcolock non sono considerati operazioni tecniche soggette a verifica da parte degli uffici della motorizzazione civile”. Anche Federcarrozzieri ha criticato il provvedimento, citando che il parco auto italiano è notevolmente invecchiato, con quasi il 22% dei veicoli circolanti che ha un’età superiore ai 19 anni. Pertanto, esiste un reale rischio che su molte auto particolarmente datate non sia tecnicamente possibile installare l’alcolock.