“Bayrou in crisi: il premier invita i francesi a lavorare di più dopo l’annuncio del bilancio”

17.07.2025 02:05
"Bayrou in crisi: il premier invita i francesi a lavorare di più dopo l'annuncio del bilancio"

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – La ricerca di 44 miliardi diventa cruciale, con l’intenzione di iniziare il lavoro sia nel giorno di Pasquetta che per la festa dell’8 maggio, commemorativa della fine del nazismo. Inoltre, sono previsti tagli significativi, incluso un abbattimento di cinque miliardi in ambito sanitario, per affrontare il deficit crescente.

La Francia è determinata a evitare un’altra estate turbolenta come quella del 2024, quando il presidente Macron sciolse l’Assemblea nazionale in maniera repentina, costringendo i partiti a elezioni anticipate senza adeguato preavviso. Attualmente, François Bayrou mantiene la carica di premier, ma il piano di risanamento presentato potrebbe costargli rapidamente il posto, come accadde al suo predecessore Michel Barnier con la riforma della sicurezza sociale.

Il governo ha ormai il tempo contato: la legge finanziaria dovrà essere presentata in parlamento entro il primo martedì di ottobre, il 7, e i due blocchi principali – la sinistra di Mélenchon e la destra nazionalista di Le Pen – che formano l’Assemblea nazionale senza una maggioranza definita, annunciano già l’intenzione di votare una mozione di censura contro Bayrou. Il blocco centrista ha accolto le proposte economiche con toni meno aggressivi, esprimendo anche disappunto: «Preferisco un piano di emergenza proposto dal primo ministro rispetto a uno imposto dal Fondo monetario internazionale — afferma Edouard Philippe, con un occhio alle elezioni presidenziali del 2027 —. Tuttavia, questo piano non implica trasformazioni concrete né riforme strutturali necessarie per le politiche pubbliche, ormai obsolete».

In preparazione al dibattito autunnale, settembre vedrà già manifestazioni di piazza organizzate dalla Cgt e altri sindacati, contrari a misure che a loro avviso scaricherebbero il peso della ristrutturazione sulle classi popolari e medie, mentre i miliardari rimarrebbero indifferenti. Con un motto «il momento della verità», più allarmante che incoraggiante, Bayrou ha delineato le strategie necessarie per recuperare i 44 miliardi e ridurre il deficit pubblico (170 miliardi di euro) al 4,6% del prodotto interno lordo entro il 2026 (rispetto al 5,8% del 2024, in Italia è al 3,4%). Una strategia che implica una spesa ridotta, maggiore produzione e, più in generale, la necessità di «ristabilire il legame dei francesi con il lavoro». Un’impresa titanesca.

Post-pandemia, con l’emergere dello smart-working, le sempre crescenti critiche al management e le dimissioni su larga scala, riconciliare un popolo con il lavoro risulta complesso, e è un compito che difficilmente sarà facile per chiunque, in qualsiasi parte del mondo. La situazione è particolarmente ardua per il già fragile Bayrou, in una Francia che guarda con nostalgia all’era Mitterrand, nota per il ministero del Tempo libero, la pensione a 60 anni e la settimana lavorativa di 35 ore.

«Se qualcuno ha idee più intelligenti per stimolare l’attività economica e diminuire le spese, il premier Bayrou sarà pronto ad accoglierle», ha dichiarato ieri Macron durante una visita a Lourdes, rivelando una moderata ammirazione per il suo primo ministro.

, riporta Attuale.

Da non perdere