“Desidero condividere alcune considerazioni in merito a quanto recentemente emerso sulla mia persona”. Chi scrive, sul suo profilo social, è Benedetta Pilato, tarantina, 20 anni, medaglia di bronzo agli ultimi Mondiali di nuoto di Singapore, quinto podio iridato consecutivo. Assieme alla compagna di squadra Chiara Tarantino (anche lei pugliese ma di Corato, 22 anni), il 14 agosto scorso Benedetta Pilato è finita al centro di un piccolo caso internazionale: fermata all’aeroporto di Singapore, assieme all’amica, con l’accusa di furto. Fondamentale l’intervento della Farnesina e dell’ambasciata: le due giovani campionesse sono state rilasciate con un permesso speciale. Pilato si è sfogata attraverso un lungo post su Instagram, riporta Attuale.
“Momenti difficili indipendenti dalla mia volontà”
“Durante il mio rientro dall’Asia, a seguito della partecipazione ai Campionati Mondiali e di un breve soggiorno privato con altri miei compagni della nazionale di nuoto, mio malgrado, sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore. In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano.”
“Nessuna implicazione, mia massima trasparenza”
“Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell’Ambasciata Italiana. La vicenda fortunatamente si è conclusa in poche ore, senza nessuna implicazione, grazie anche alla mia massima trasparenza nei confronti delle stesse autorità aeroportuali di Singapore.”
Il furto, lo zaino, le telecamere
“Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale. Da questa esperienza comunque traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano”. Il riferimento sarebbe proprio alla compagna di disavventura, Chiara Tarantino. Stando a quanto ricostruito, infatti, le telecamere di sorveglianza dello scalo di Singapore avrebbero ripreso Tarantino mentre infilava alcuni oggetti sottratti in un negozio all’interno della borsa dell’amica Benedetta. La scena non è sfuggita alle autorità locali: le due nuotatrici pugliesi sono state fermate dalla polizia, private dei passaporti e trattenute per ore in stato di fermo. Momenti di forte tensione prima che la vicenda si chiarisse.
“Torno a concentrarmi”
“Adesso torno nuovamente a concentrarmi con serenità e maggior determinazione sul mio percorso sportivo. Ringrazio profondamente chi mi ha sostenuta con discrezione, senza giudizi gratuiti, e chi continua a credere in me.”
Non riesco a credere a quello che è successo, una situazione così surreale per due giovani atlete! Ma come si fa a non accorgersi di qualcosa del genere? La prudenza è fondamentale, soprattutto in viaggio. Speriamo che questa esperienza possa insegnarle a scegliere meglio le persone di cui fidarsi. Bravo Benedetta per come hai gestito tutto!