Indagini sull’Urbanistica a Milano: la Reazione del Sindaco e del Governo
Milano, 18 luglio 2025 – “Andiamo avanti, continuiamo a lavorare”. Questo il messaggio che ha voluto trasmettere il sindaco Giuseppe Sala durante la riunione di giunta di ieri, riunendosi con i suoi assessori dopo aver appreso di essere indagato nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano sulla gestione dell’urbanistica. “Andare avanti”: è con tale spirito che il sindaco ha dichiarato di voler presentare la propria versione dei fatti in Consiglio comunale il 21 luglio. Il suo staff ha più volte sottolineato che “Ad oggi non si capisce quali reati avrebbe commesso il sindaco. Sembra ci sia l’intento di combattere un certo modello di sviluppo”, riporta Attuale.
In Consiglio comunale, Sala non si è presentato, rimanendo nel suo ufficio a Palazzo Marino. Ha avuto un incontro con Alessandro Capelli, segretario cittadino del Pd, e un lungo confronto con Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione Urbana, attualmente al centro di richieste di arresto da parte della procura. Ha anche ricevuto una telefonata dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, che ha espresso “vicinanza e solidarietà”. “Continuiamo a sostenere il lavoro che il sindaco Sala e l’amministrazione devono svolgere nei prossimi due anni” ha dichiarato Capelli. Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione, ha aggiunto che “Sala e la sua giunta devono poter proseguire il proprio mandato per il bene della città”.
Nel corso della giornata, è giunta anche la posizione di Giorgia Meloni, che ha affermato: “Non credo che un avviso di garanzia implichi automaticamente le dimissioni. Le decisioni devono essere prese in base alla capacità di governare in questo scenario”. Tuttavia, il suo punto di vista sembra divergere rispetto agli esponenti di Fratelli d’Italia a Milano, i quali hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco, esibendo striscioni e cartelli durante una manifestazione sotto Palazzo Marino. “La situazione è diventata inaccettabile a causa di un sistema opaco, alimentato da relazioni pericolose e scambi di favori” ha dichiarato Simone Orlandi, coordinatore cittadino di FdI.
La Lega, al contrario, ha chiesto le dimissioni del sindaco per ragioni politiche, definendo Milano “bloccata” sotto tutti i punti di vista. Matteo Salvini, segretario federale e vicepremier, ha affermato: “Il disastro è politico e amministrativo”. Da parte sua, Forza Italia adotta una posizione garantista riguardo al sindaco.
Un nodo cruciale che potrebbe risolversi nelle prossime ore riguarda le dimissioni di Tancredi. L’assessore ha manifestato la disponibilità a lasciar perdere, ma il punto centrale rimane il tempismo. Il Pd spinge affinché ciò avvenga immediatamente, mentre Tancredi preferirebbe affrontare prima l’interrogatorio del gip.