Bibbiano: le conseguenze del pronunciamento del tribunale
Bibbiano (Reggio Emilia), 10 luglio 2025 – “Se avete un minimo di dignità, scusatevi. E adesso sì: parlateci di Bibbiano”. Questa affermazione incendiaria è stata fatta dal parlamentare europeo e ex governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, puntando il dito contro Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Viene così sintetizzato il pensiero del centrosinistra a seguito della sentenza di primo grado riguardante il caso “Angeli e Demoni”, riporta Attuale.
Il recente pronunciamento del tribunale di Reggio Emilia ha scardinato le accuse avanzate dalla Procura, secondo cui nella zona della Val d’Enza operassero «ladri di bambini» che sottraevano i minori alle loro famiglie per lucrare. Nonostante il crollo delle tesi accusatorie, con 11 assoluzioni e 3 condanne lievi (con pena sospesa) nei confronti di alcuni ex operatori sociali come Federica Anghinolfi, Flaviana Murru e Francesco Monopoli, la lotta politica tra il centrodestra e il centrosinistra sembra riaccesa. Sei anni fa, i leader del centrodestra, Meloni e Di Maio, avevano lanciato attacchi durissimi, insinuando che il partito del governatore stesse effettuando pratiche inaccettabili. Il centrosinistra si era schierato a difesa dell’allora sindaco Andrea Carletti e degli operatori coinvolti nella gestione dei servizi sociali. L’esito della sentenza, a distanza di tempo, ha provocato un ribaltamento delle posizioni.
Adesso la segretaria dem, Elly Schlein, commenta il silenzio di Meloni sul tema di Bibbiano, rimarcando come l’ex deputata fosse stata un’accusatrice attiva durante il periodo critico. La sentenza di primo grado ha infatti distrutto il fondamento dell’accusa, ma ciò non cancella i danni alla comunità e agli operatori sociali coinvolti. “Speriamo che ora che se n’è andata, non sia l’ultima a chiedere scusa. Avrebbe dovuto essere la prima”, ha dichiarato Schlein. Anche il segretario regionale del partito, Luigi Tosiani, ha sollevato la stessa richiesta. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha evidenziato come il processo abbia rivelato l’esistenza di un teorema accusatorio costruito da alcune forze politiche, individuando in Meloni e Di Maio i principali colpevoli di tale strumentalizzazione.
In risposta, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, ha definito “ridicola” la reazione della sinistra, che sembra esultare come se avesse ottenuto una vittoria straordinaria. Secondo Lisei, la sentenza non modifica il giudizio etico su comportamenti e scelte inadeguate adottate nel contesto di Bibbiano, e ha ribadito con orgoglio le denunce fatte all’epoca. Si delinea quindi un clima teso e polarizzato, che continua a far emergere le ferite di una vicenda complessa e dolorosa per la comunità.
La questione Bibbiano rimane al centro del dibattito politico italiano, evidenziando le fratture esistenti tra le diverse fazioni e il costo umano delle polemiche politiche. Mentre da un lato non mancano le richieste di scuse e riconciliazione, dall’altro persiste una diffusa sfiducia nella legalità dei processi sociali attuati, creando un contesto di continua tensione.
Il caso di Bibbiano e le sue implicazioni potrebbero sfociare in nuovi sviluppi, mentre il paese attende una maggiore trasparenza e responsabilità da parte di chi occupa le alte cariche politiche.