JBS inizia le contrattazioni sulla Borsa di New York
Il più grande gruppo di elaborazione della carne al mondo per volumi di vendita, JBS, con sede a San Paolo in Brasile, è previsto che inizi a negoziare sulla Borsa di New York il 12 giugno, riporta Attuale.
Questa mossa, una doppia quotazione negli Stati Uniti e in Brasile, mira a favorire flussi di capitale in dollari USA e a garantire una maggiore liquidità. A lungo termine, l’azienda aspira a superare la Tyson Foods con sede negli Stati Uniti in termini di capitalizzazione di mercato, consolidandosi come il principale leader globale nel settore.
Attualmente, JBS ha una valutazione di circa 16 miliardi di dollari, con ricavi di 77,2 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2024, rispetto a una capitalizzazione di mercato di 19,8 miliardi di dollari per Tyson Foods, che ha registrato ricavi di 53,3 miliardi di dollari.
Tuttavia, nonostante il risultato apparentemente positivo per gli azionisti di JBS, la doppia quotazione della società madre di Pilgrim’s Pride rimane un argomento controverso sia internamente che esternamente.
Recentemente, la senatrice statunitense Elizabeth Warren ha sollevato preoccupazioni sul fatto che la donazione di JBS di 5 milioni di dollari al Comitato di Inaugurazione di Trump-Vance ha contribuito all’approvazione della doppia quotazione.
Tali preoccupazioni si inseriscono in un lungo storico di pratiche discutibili da parte dei fondatori e principali azionisti dell’azienda, Joesley e Wesley Batista. Nel 2017, i fratelli – stimati avere un patrimonio netto di circa 5 miliardi di dollari ciascuno – hanno affrontato sei mesi di detenzione nel loro paese d’origine, il Brasile, per accuse di corruzione.
Il CEO di Mighty Earth, Glenn Hurowitz, ha inoltre aggiunto che la quotazione di JBS solleva preoccupazioni in termini di sostenibilità. “Essere quotati sulla NYSE è un segnale per gli investitori che la società è seria riguardo alla trasparenza, ma JBS ha dimostrato che il suo unico manuale è nascondere la vera scala della sua distruzione, delle emissioni inquinanti e delle violazioni dei diritti umani.”
In aggiunta, la doppia quotazione ha anche affrontato un’opposizione da parte degli azionisti, ottenendo il via libera con solo il 52% dei voti, con l’accusa che il piano introduca una struttura a doppia classe che aumenta il potere di voto dei fratelli Batista a quasi l’85%, rispetto a circa il 48% precedente. “Gli investitori [alla fine] hanno scelto di concentrarsi sul potenziale di crescita delle azioni piuttosto che sulle preoccupazioni legate alla governance,” ha commentato Igor Guedes, analista di Genial Investimentos.
