Calabria, audio del segretario Avs mette a rischio le trattative: «Schlein furiosa»

13.08.2025 20:45
Calabria, audio del segretario Avs mette a rischio le trattative: «Schlein furiosa»

Il messaggio vocale, inviato tramite WhatsApp da Fernando Pignataro ai leader di Sinistra Italiana, ha rapidamente fatto il giro delle chat, creando un effettivo terremoto all’interno del partito. «Compagne e compagni. Credo che questa scelta di fare una comunicazione vocale sia per dare notizie a chi si sta chiedendo cos’è successo ieri». Così inizia l’audio di 11 minuti, effettuato il 12 agosto, dal segretario regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Fernando Pignataro. Anche se l’introduzione appariva diplomatica, si è subito trasformata in une caduta di stile. Pignataro, con una certa ingenuità, ha illustrato i retroscena politico della coalizione di centrosinistra, che dovrebbe presentarsi unita alle elezioni regionali in Calabria. Il suo messaggio, contenente veti e dissidi interni, ha sollevato un putiferio, giungendo infine anche all’attenzione della segretaria del PD, Elly Schlein, la quale, stando a quanto dichiarato, è rimasta «imbufalita» per le sue affermazioni.

Cosa dice nell’audio?

Pignataro ha utilizzato l’audio come pretesto per informare i suoi sostenitori sulla riunione nazionale che coinvolgeva Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, tenutasi a Lamezia Terme. Ha affermato di aver già comunicato a Fratoianni le sensazioni emerse nel precedente incontro regionale. Ha poi elencato alcuni temi fondamentali: la deputata calabrese 5 Stelle, Anna Laura Orrico, ha elaborato una «carta dei principi» riguardante le «questioni irrinunciabili» per il programma di governo, inclusi sanità pubblica, opposizione al Ponte, tematiche ambientali, salario minimo regionale e reddito di dignità. «Accettare questi punti è essenziale per procedere; in caso contrario, avremo visioni divergenti per la Calabria», ha sintetizzato Pignataro.

Pd con M5s per «porre un freno a un’eventuale candidatura di Avs»

Le affermazioni di Pignataro hanno sollevato delle vere e proprie sconfessioni. In una parte del suo intervento, il segretario regionale si è concentrato sulla possibile candidatura di Pasquale Tridico, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, tra i favoriti per ottenere il consenso della coalizione. Il Pd aveva già mostrato segnali di supporto, secondo quanto riferito, ma Pignataro sostiene che il partito voglia «porre un freno a un’eventuale candidatura di Avs», già rivendicata. Anche Angelo Bonelli ha menzionato questa strategia in una recente intervista.

Il «gioco sporco» di Conte

Pignataro ha insinuato che vi sia una strategia sottintesa attorno alla figura di Tridico. Infatti, l’europarlamentare avrebbe «messo in difficoltà il Pd con una rinuncia quasi definitiva». Il M5s potrebbe aver accettato la sua candidatura pur sapendo che non sarebbe stata realizzabile, con l’intento di proporre come alternativa la deputata Vittoria Baldino. Pignataro non ha esitato a definire questa dinamica come un «gioco delle parti» poco onorevole.

Il veto di Irto su Stasi

Un altro passaggio significativo riguarda il veto politico che Pignataro attribuisce a Flavio Stasi, giovane sindaco di Corigliano-Rossano, considerato da Avs fra i candidati. Secondo Pignataro, tale veto proviene dal gruppo del senatore Nicola Irto, che è anch’esso in lizza per le regionali. Pignataro ha rassicurato i suoi interlocutori che durante la riunione regionale, «la metà della platea» aveva già espresso sostegno per Stasi, affermando che se Sinistra Italiana decidesse di puntare su di lui, «noi ci orientiamo su di lui». Indubbiamente, si intravede un’alleanza potenziale.

«Non possiamo accettare veti»

Pignataro ha insistito sul divieto per il sindaco di Corigliano-Rossano, affermando che «è un fatto assolutamente dirimente. Non possiamo accettare un veto, a qualsiasi livello, su qualsiasi nostra scelta, nell’unica regione dove presentiamo candidature, mentre noi non abbiamo mai posto veti su nessun candidato del Pd o del M5S. Siamo sempre leali, anche verso candidature che non sono le nostre».

Le reazioni del Pd

Le reazioni all’interno del PD sono state severe. I dirigenti regionali hanno definito il comportamento di Pignataro come «imbarazzante» e si interrogano su «chi sia realmente il segretario scelto». L’aria è pesante e le tensioni sono palpabili. Ciò che resta ora da chiarire è se Tridico sarà disposto a intraprendere questo percorso o meno.

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