NEW YORK – Ghislaine Maxwell ha avuto un incontro recente con il vice ministro della Giustizia, Todd Blanche, presso l’ufficio del suo avvocato a Tallahassee, in Florida. Attualmente, Maxwell sta scontando una pena di 20 anni per la sua complicità con Jeffrey Epstein nel traffico di minori. Questo incontro si è concentrato sulla possibilità che Maxwell possa fornire informazioni su altri individui coinvolti negli abusi.
Mentre aumenta la pressione sulla Casa Bianca riguardo a questo caso, rimane da vedere cosa l’amministrazione Trump sia disposta a offrire a Maxwell in cambio della sua cooperazione. Inoltre, ci si interroga se ci saranno nuove rivelazioni, dato che in passato è stata accusata di falsa testimonianza. In risposta alle critiche, Trump ha richiesto tribunali di rendere pubbliche testimonianze credibili relative alle accuse contro Epstein e Maxwell. Tuttavia, la richiesta di un giudice in Florida è stata rigettata, con un’altra causa a New York ancora in attesa di decisione, riporta Attuale.
I detrattori del presidente temono che, nonostante le affermazioni di Trump per una maggiore trasparenza, egli cerchi solo di divulgare informazioni a lui favorevoli, imputando i ritardi ai tribunali.
Il prossimo 11 agosto, la Commissione di vigilanza della Camera, sotto la direzione del repubblicano James Comer, ha in programma di ascoltare Maxwell. Comer ha espresso l’intenzione di emettere mandati di comparizione per altre figure note, inclusi Bill e Hillary Clinton e l’ex direttore dell’FBI James Comey. In un colpo di scena, la Commissione ha votato per richiedere al Dipartimento di Giustizia di consegnare al Congresso documenti su Epstein, opportunamente redatti per proteggere le identità delle vittime, ignorando le obiezioni dello speaker della Camera Mike Johnson, che stava cercando di ritardare tali movimenti prima della pausa estiva.
Comer sta anche richiedendo di esaminare le comunicazioni fra funzionari dell’amministrazione Biden e il Dipartimento di Giustizia riguardo a Epstein. Si sa che tra i documenti — inclusi quelli distribuiti dalla ministra della Giustizia Pam Bondi a influencer alcuni mesi fa — figura anche il nome di Trump. Diverse presunte vittime hanno coinvolto centinaia di nomi, non tutti considerati credibili. Tuttavia, secondo CNN, l’omissione del nome di Trump da recenti documenti ha suscitato preoccupazioni nella Casa Bianca. La portavoce Karoline Leavitt ha lamentato che la lettera diffamatoria, di cui Trump ha negato la paternità, non è stata condivisa con il suo staff.
Un avvocato rappresentante molte delle vittime di Epstein ha riferito che i fiduciari del finanziere possiedono una copia della lettera e intendono fornirla alle autorità competenti.
I democratici al Senato hanno tentato, senza successo, di forzare la pubblicazione dei file su Epstein: è stata una delle prime volte che i repubblicani si sono trovati a votare contro questa iniziativa. Trump ha affermato che la questione Epstein sia una distrazione, insistendo per concentrare l’attenzione su documenti recentemente desecretati da Tulsi Gabbard che accusano Obama e i suoi collaboratori di manipolazione dell’intelligence per collegare Trump a Putin. I senatori repubblicani Lindsey Graham e Cornyn hanno chiesto che Bondi nomini un procuratore speciale per investigare sull’amministrazione Obama, mentre il Dipartimento di Giustizia ha creato una «squadra speciale» per far fronte a questa situazione.