Castrazione chimica per reati sessuali, la Lega incassa il primo sì

18.09.2024
Castrazione chimica per reati sessuali, la Lega incassa il primo sì
Castrazione chimica per reati sessuali, la Lega incassa il primo sì

La Camera ha approvato l’ordine del giorno a firma Igor Iezzi (Lega) che impegna il governo ad istituire un tavolo tecnico per valutare l’applicazione della cosiddetta castrazione chimica. Festeggia Salvini: “Passo in avanti per la nostra storica battaglia”

“Un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili”, Matteo Salvini saluta così l’approvazione da parte della Camera dell’ordine del giorno sull’apertura di un tavolo tecnico sulla castrazione chimica. L’ok allo storico cavallo di battaglia della Lega è arrivato con il parere favorevole del Governo, durante l’esame del ddl sicurezza.

Il post di Salvini-5
Il post di Salvini-5

Cosa succede ora

Con l’accoglimento dell’odg a firma Igor Iezzi, l’esecutivo si impegna ad “istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva”. 

Iezzi aveva annunciato la proposta per un tavolo tecnico o commissione già in estate, quando anche Salvini era tornato a sollevare il suo storico leitmotiv in occasione di alcuni fatti di cronaca. Protestano le opposizioni, con Alleanza Verdi e Sinistra che parla di “vocazione repressiva”. “Rispunta come ordine del giorno l’ossessione leghista della castrazione chimica”, scrivono Devis Dori e Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera. “La vocazione repressiva della Lega è senza confini e trascina senza sforzo tutta la destra, senza distinzioni”.

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