Ha curato la campagna presidenziale del presidente eletto, con alle spalle una lunga carriera di stratega politica. Nel precedente mandato il tycoon ne aveva cambiati quattro nello stesso ruolo
Fedele a Donald Trump e al contempo saggia e responsabile. Questo il profilo che emerge di Susie Wiles, appena nominata dal presidente eletto come capo di gabinetto della Casa Bianca. Durante questa tornata per le presidenziali, Wiles è stata una dei suoi due responsabili della campagna elettorale. Trump si sta preparando al ritorno alla Casa Bianca il 20 gennaio e la nomina di Wiles è la prima di una lunga lista di annunci del personale che lo affiancherà in questo secondo mandato.
Il capo dello staff esercita solitamente una grande influenza, venendo inteso come una sorta di “guardiano del presidente”. Dal punto di vista delle mansioni, si tratta della persona che organizza il tempo e il programma del presidente e mantiene i contatti con altri dipartimenti governativi e legislatori.
Trump ha nominato Susie Wiles capo di gabinetto della Casa Bianca
Dopo aver sconfitto la democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, Trump si è ritirato nel suo club Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida. Sta valutando una vasta gamma di persone per i ruoli più importanti della sua amministrazione, hanno indicato quattro fonti alla Reuters. Il magnate dovrebbe recuperare vari personaggi noti della sua presidenza del 2017-2021.
L’8 novembre è arrivata la notizia relativa alla sua prima nomina ufficiale, quella di Susie Wiles, 67 anni, che sarà la prima donna a ricoprire la carica di capo di gabinetto della Casa Bianca. “Susie è tenace, intelligente, innovativa ed è universalmente ammirata e rispettata”, ha detto Trump in una dichiarazione. “Non ho dubbi che renderà orgoglioso il nostro Paese”.
La carriera di Wiles, la “fanciulla di ghiaccio”
Wiles lavora da anni come stratega politica in Florida. Ha lavorato al fianco del collega Chris LaCivita, come responsabile della campagna elettorale. Le viene attribuito il merito di aver gestito in modo più disciplinato la terza campagna presidenziale di Trump rispetto a quelle precedenti. Il presidente eletto li ha ringraziati entrambi durante il suo discorso di vittoria.
“Se Trump imporrà dazi gli si ritorceranno contro”
“A Susie piace stare dietro le quinte, lasciatemelo dire”, ha detto Trump, mentre si dirigeva verso il fondo del palco. “La chiamiamo la fanciulla di ghiaccio”. In precedenza la stratega aveva lavorato alla campagna presidenziale di Ronald Reagan del 1980, aiutando inoltre il governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis a vincere le elezioni nel 2018. Già nel 2016 e nel 2020 aveva svolto il ruolo di consulente senior per le candidature di Trump.
Il delicato ruolo di Wiles al fianco di Trump
Il 7 novembre diverse persone che hanno lavorato al fianco di Wiles hanno dichiarato alla stampa che lei avrebbe garantito stabilità e saggi consigli a Trump in questa seconda esperienza alla Casa Bianca. Durante il suo primo mandato, del periodo 2017-2021, Trump ha cambiato quattro capi di gabinetto. Si è trattato di un’eccezione, con un numero insolitamente alto di persone affiancate al presidente, senza riuscire davvero a tenerlo a freno rispetto alla sua propensione “indisciplinata”. In corsa per il ruolo di capo di gabinetto c’era anche l’ex presidente della Camera dei rappresentanti Kevin McCarthy, un repubblicano della California vicino a Trump. Secondo alcune fonti, in lizza per la carica, c’era anche Brooke Rollins, ex direttrice ad interim del Consiglio per la politica interna di Trump. La consolidata esperienza di Wiles hanno avuto la meglio.
Le altre possibili nomine di Trump
La lunga lista di persone che affiancheranno il presidente eletto si sta delineando e negli Stati Uniti si vocifera una serie di possibili nomine. Per il ruolo di ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Trump vorrebbe inserire un’altra sua fedele alleata. Si tratta di Elise Stefanik, rappresentante repubblicana di New York. Come segretario di Stato circola il nome di Richard Grenell. Già ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, Grenell è stato capo dell’intelligence ad interim durante il primo mandato di Trump e lo ha affiancato durante il recente incontro col presidente ucraino Volodymyr Zelensky a New York. Secondo altre fonti, per la stessa carica sarebbe in lizza anche il senatore repubblicano Bill Hagerty, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone.