Colombia: la ministra degli Esteri accusa gli Usa di minacciare la regione caraibica

09.10.2025 19:05
Colombia: la ministra degli Esteri accusa gli Usa di minacciare la regione caraibica

Colombia accusa gli Stati Uniti di aggressione nel Caribe

La tensione tra Washington e Bogotá raggiunge un nuovo picco. Il presidente colombiano Gustavo Petro ha denunciato che l’ultima nave attaccata dagli Stati Uniti nei Caraibi la scorsa settimana era di bandiera colombiana, con cittadini colombiani a bordo. Questo episodio segna il quarto raid militare statunitense nella regione dall’inizio di settembre, mirati a imbarcazioni considerate «collegate» ai cartelli della droga. «Si è aperto un nuovo scenario di guerra nei Caraibi, che deve essere fermato», ha affermato Petro, accusando gli Stati Uniti di non condurre una guerra contro il narcotraffico, ma per il controllo delle risorse petrolifere e di essere un’aggressione contro l’America Latina e i Caraibi, riporta Attuale.

Rosa Yolanda Villavicencio, ministra degli Esteri colombiano, ha espresso il suo dissenso, affermando: «Da quando le navi militari Usa si sono stabilite in acque internazionali al largo dei Caraibi, il nostro governo denuncia che si tratta di una minaccia per tutta la regione, e che la respingiamo con forza». Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante la sua visita ufficiale a Roma, dove ha partecipato alla XII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi organizzata dal ministero degli Affari esteri italiano.

La crescente presenza militare statunitense solleva timori di un potenziale conflitto armato. Villavicencio ha avvertito: «La presenza militare Usa è preoccupante perché non è compatibile con le interdizioni territoriali» e ha sottolineato come finora «ci siano stati sequestri di droga senza necessità di uccidere». Si teme che eventuali interventi terrestri da parte degli Stati Uniti possano rappresentare un attacco diretto alla sovranità colombiana e regionale.

La ministra ha anche discusso delle relazioni precarie tra Colombia e Stati Uniti, dichiarando: «Siamo costretti a creare strategie di collaborazione con Paesi diversi dagli Stati Uniti. La Colombia è impegnata in una diversificazione delle relazioni», evidenziando la necessità di alleanze alternative in un contesto geopolitico in evoluzione.

In merito alla lotta contro il narcotraffico, Villavicencio ha rimarcato l’importanza di politiche coordinate: «Il coordinamento nella lotta al narcotraffico è un processo che punta alla sostituzione delle colture», sottolineando la necessita di supporto concreto per le comunità rurali. «Colture come caffè, cacao e mais possono contribuire alla sovranità alimentare e a consolidare l’economia», ha affermato, evidenziando il ruolo della cooperazione internazionale nel sostenere questi sforzi.

Infine, ha riconosciuto il contributo della cooperazione italiana nel miglioramento delle condizioni di vita in Colombia, sottolineando che la stabilità e la pace nella regione passano attraverso un’adeguata distribuzione della terra e lo sviluppo di economie sostenibili. «L’economia colombiana è cresciuta e continua a crescere, soprattutto nel settore agricolo», ha concluso Villavicencio, riflettendo le aspirazioni di una Colombia che mira a emanciparsi dai cartelli della droga e a costruire un futuro prospero per la sua popolazione.

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