Come l’Europa risponde ai dazi di Trump

23.01.2025
Come l'Europa risponde ai dazi di Trump
Come l'Europa risponde ai dazi di Trump

L’Ue vorrebbe evitare lo scontro e proporrà di migliorare la cooperazione commerciale, ma si stanno già studiando delle contromisure nel caso in cui il repubblicano scelga la linea dura

L’Unione europea non resterà a guardare se gli Stati Uniti imporranno dazi al blocco e risponderà con la stessa moneta. “L’Ue è pronta a difendere i suoi interessi. Siamo pronti a rispondere in modo proporzionato, se sarà necessario, come abbiamo fatto durante la prima amministrazione Trump”, ha avvertito il commissario per l’Economia, Valdis Dombrovskis.

“Gli Usa sono un importante partner strategico, ma è chiaro che siamo pronti a difendere i nostri valori e i nostri interessi se necessario”, ha dichiarato il politico lituano in un’intervista alla Cnbc a margine del Forum economico mondiale.

Trump: “Ue cattiva con noi”

Donald Trump ha in passato più volte dichiarato di essere intenzionato a imporre tariffe commerciali sui beni provenienti dal vecchio continente e lo ha ribadito dopo l’investitura ufficiale. Per il repubblicano, imporre dazi è “l’unico modo” affinché gli Stati Uniti “vengano trattati correttamente”. “L’Ue è molto cattiva con noi. Ci tratta molto male. Non accetta le nostre auto o i nostri prodotti agricoli. In realtà, non prende molto”, ha affermato.

Già durante la sua campagna presidenziale, Trump aveva denunciato il deficit commerciale degli Stati Uniti con l’Unione Europea, paragonando il blocco a “una piccola Cina” che “trae profitto” dalla principale potenza economica mondiale. “Abbiamo un deficit commerciale con l’Ue di 350 miliardi di dollari”, ha insistito martedì. “La Cina è aggressiva, ma non è solo la Cina. Anche altri Paesi sono grandi aggressori”, ha detto.

Il bilancio commerciale

In effetti, l’Ue ha costantemente esportato più beni negli Stati Uniti di quanti ne abbia importati, e il deficit commerciale degli Usa si è attestato a 155,8 miliardi di euro (161,6 miliardi di dollari) nel 2023. Tuttavia, nel settore dei servizi, è Washington ad aver registrato un surplus di esportazioni pari a 104 miliardi di euro nel 2023.

Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale e di investimento dell’Ue e rappresentano la principale fonte di investimenti diretti esteri del blocco. Gli Usa sono poi il principale fornitore di gas naturale liquefatto (Gnl) per l’Europa, coprendo il 46% delle importazioni di Gnl e il 15% di quelle di petrolio nel terzo trimestre del 2024. Ma Trump vuole di più ed è disposto a usare la forza per ottenerlo.

Il bilancio commerciale tra Ue e Usa - fonte Eurostat
Il bilancio commerciale tra Ue e Usa – fonte Eurostat

L’Europa si prepara 

Per questo, l’Europa deve “essere preparata” e anticipare i potenziali dazi, ha affermato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. “Quello che dobbiamo fare qui in Europa è essere preparati e anticipare cosa accadrà per rispondere”, ha dichiarato, parlando anch’ella alla Cnbc a margine del World Economic Forum di Davos, aggiungendo di aspettarsi dazi “più selettivi e mirati” da parte di Trump.

L’Ue si sta già preparando da mesi all’eventualità di una guerra commerciale con gli Stati Uniti di Donald Trump, sebbene la linea seguita sia quella di evitare lo scontro. Bruxelles sta valutando se vi siano ambiti in cui la cooperazione commerciale possa essere rafforzata, come l’aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti o un più stretto allineamento con Washington per affrontare congiuntamente le sfide commerciali poste dalla Cina.

Tuttavia, la Commissione sta anche elaborando un elenco di potenziali obiettivi da colpire come ritorsione, qualora Trump decidesse di adottare una linea dura. L’idea di Bruxelles è quella di puntare su un’escalation controllata per arrivare a una de-escalation, con l’obiettivo di portare l’amministrazione statunitense al tavolo dei negoziati e scongiurare danni economici per entrambe le parti.

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