Commissione Ue: rendere più semplice il voto all’estero per le elezioni europee e comunali

27.06.2025 14:55
Commissione Ue: rendere più semplice il voto all'estero per le elezioni europee e comunali

Nuove normative europee per i cittadini mobili alle elezioni

BRUXELLES – Il 24 giugno scorso è stata ufficialmente adottata la Direttiva europea sui diritti elettorali dei “cittadini mobili” dell’Unione Europea alle elezioni del Parlamento europeo, e gli Stati membri hanno tempo fino a giugno 2027 per implementarla nelle loro legislazioni nazionali, riporta Attuale.

Questa normativa si prefigge di garantire il diritto di voto non solo per le elezioni europee, ma anche per le elezioni comunali per gli europei residenti in altri Stati membri. Proposte dalla Commissione nel novembre 2021, le nuove disposizioni stabiliscono che gli Stati devono fornire informazioni chiare e tempestive sulla registrazione degli elettori, sulla data delle elezioni e sulle procedure di voto in una lingua comprensibile per tutti.

In un ulteriore tentativo di tutelare i diritti dei cittadini mobili dell’UE, gli europei residenti all’estero avranno accesso paritario al voto anticipato e, se permesso, al voto per corrispondenza o online alle stesse condizioni dei cittadini del paese ospitante. Inoltre, verranno introdotti modelli semplificati per agevolare la registrazione di elettori e candidati, e un sistema sicuro, fornito dalla Commissione europea, aiuterà gli Stati a condividere i dati per prevenire il voto multiplo.

“L’adozione della direttiva rappresenta una vittoria significativa per gli europei residenti all’estero”, ha dichiarato Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. “Una facilitazione nella possibilità di votare consente a tutti di influenzare le politiche che li toccano, contribuendo così a rafforzare la democrazia per tutti.”

Il Commissario per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori, Michael McGrath, ha aggiunto che “nessuno dovrebbe trovare ostacoli al voto, indipendentemente dal paese europeo che considera la propria casa. Le nuove norme garantiranno un accesso semplice a informazioni chiare e multilingue, diritti di voto equi e rafforzeranno le garanzie per tutti gli europei”.

Recenti rapporti sulle elezioni del Parlamento europeo del 2024 mostrano che, nonostante ci siano circa 14 milioni di “cittadini mobili”, soltanto una minima parte di essi partecipa effettivamente al voto durante le elezioni europee.

Italiani all’estero e il loro diritto di voto

Durante le elezioni europee, gli italiani residenti in uno dei paesi dell’Unione – a meno che non decidano di votare per i candidati del paese in cui si trovano – possono esprimere il proprio voto nei seggi allestiti dalla Farnesina. Anche gli italiani temporaneamente all’estero possono votare, purché presentino la richiesta entro i termini stabiliti.

D’altro canto, i residenti nei paesi extra UE possono votare solo se tornano nel proprio Comune di origine. Nelle elezioni del 2024, si è registrata una partecipazione del 7,11% degli aventi diritto che si sono recati a votare nei seggi all’estero, di cui 451 allestiti dalla Farnesina lo scorso anno. (aise)

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