Condanna a 10 mesi per Varriale: lesioni aggravate e stalking all’ex

14.06.2025 07:05
Condanna a 10 mesi per Varriale: lesioni aggravate e stalking all'ex

Condanna per Stalking e Lesioni Aggravate: Caso di Enrico Varriale

Un noto giornalista televisivo, già vice direttore di Rai Sport, è stato condannato a dieci mesi di pena sospesa per atti persecutori, comunemente noti come stalking, e lesioni aggravate nei confronti della sua ex compagna. La sentenza, emessa dal tribunale di Roma, ha visto il pubblico ministero richiedere una pena di due anni. Il giudice ha disposto anche un risarcimento dei danni alla presunta vittima, oltre a un percorso di recupero per l’imputato, che prevede incontri regolari due volte a settimana con enti specializzati in assistenza per ‘uomini maltrattanti’, riporta Attuale.

Le accuse contro il giornalista, che risalgono all’agosto 2021, includono comportamenti come pedinamenti, minacce e aggressioni fisiche nei confronti della donna coinvolta. Varriale ha sempre smentito le accuse, negando qualsiasi forma di violenza.

Il suo legale, Fabio Lattanzi, ha espresso incredulità per la sentenza: “La giustizia continua a stupirmi. Non avrei mai pensato che fosse possibile condannare qualcuno per stalking solo per aver inviato numerosi messaggi alla ex compagna, con l’intento di discutere e chiedere scusa. Esaminerò le motivazioni della decisione e prevedo di appellarmi”, ha dichiarato.

Dall’altra parte, l’associazione ‘Differenza Donna’, che ha assistito la parte civile, ha accolto positivamente la sentenza. L’avvocato Maria Teresa Manente ha sottolineato l’importanza del riconoscimento del diritto della donna alla libertà e alla sicurezza, evidenziando come la vittima abbia trovato il coraggio di testimoniare in aula, dimostrando coerenza e lucidità nel raccontare la propria esperienza. Le sue affermazioni sono state corroborate da prove documentali e testimonianze.

Manente ha inoltre sottolineato come il tribunale abbia confermato che l’imputato ha ignorato il rifiuto della donna e la sua volontà di porre fine alla relazione, costringendola a modificare le proprie abitudini quotidiane e a cercare supporto presso un centro antiviolenza, vivendo sotto lacostante paura di aggressioni.

Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, ha affermato: “Continueremo a lottare affinché ogni donna sia libera di dire no e di essere creduta”. Attualmente, Varriale è anche sotto processo per un ulteriore caso di lesioni e stalking, in riferimento a un’altra relazione vissuta.

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