Corridoi umanitari per migranti e visti più semplici, le richieste di Open Arms ai candidati

29.05.2024
Corridoi umanitari per migranti e visti più semplici, le richieste di Open Arms ai candidati
Corridoi umanitari per migranti e visti più semplici, le richieste di Open Arms ai candidati

La Ong ha stilato un piano per una gestione dei flussi più umanitaria e meno securitaria. Tra gli aderenti anche la segretaria del Pd Elly Schlein

Semplificare le procedure per i visti, creare più corridoi umanitari e rimettere al centro i diritti umani. Sono alcune delle richieste fatte da Open Arms alle candidate e ai candidati dei partiti in corsa per i seggi del Parlamento di Strasburgo. La Ong, da anni attiva nel Mediterraneo centrale con la missione di salvare vite umane, ha stilato una “agenda”, articolata in 5 punti, che propone nuove soluzioni legislative per migliorare le politiche migratorie più. Le proposte di Open Arms sono già state sottoscritte da 23 candidati di 6 liste diverse: tra gli altri c’è la Segretaria del Pd Elly Schlein, poi Cecilia Strada, diversi candidati della lista Stati Uniti d’Europa, di Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, Movimento 5 Stelle e Pace Terra Dignità.

“Nonostante alcuni membri del Parlamento italiano ed europeo abbiano paragonato le nostre azioni a quelle di criminali, ovvero a quelle di chi lucra sulla pelle di persone che non hanno altre vie per lasciare il loro Paese, in nessuna sede giudiziaria è emerso questo tipo di collegamento”, ha rivendicato ha dichiarato Valentina Brinis, advocacy officer di Open Arms. “Anche in questa importante occasione, in cui la popolazione europea è chiamata a decidere la propria rappresentanza nelle sedi istituzionali dell’Unione, noi sentiamo l’esigenza di ribadire la nostra posizione su alcuni aspetti delle politiche per la gestione dei flussi migratori. E chiediamo a quanti più candidati possibili di farle proprie in modo da poterle portare nelle sedi in cui possano essere trasformate in azioni concrete”, ha aggiunto.

Ogni anno, nel Mediterraneo centrale migliaia di persone perdono la loro vita nel tentativo di raggiungere le nostre coste alla ricerca di un futuro migliore e, come ricorda Open Arms, sono state registrate 4mila morti nel 2023 e 2mila nel 2022, con il nostro mare che diventa sempre più un cimitero. Per questo l’Ong chiede di presentare una proposta legislativa per istituire un fondo dedicato alle attività di Sar, ovvero di ricerca e di soccorso, nell’area. In più, denuncia la ong in una nota, gli alti costi e le difficoltà logistiche per la richiesta di un visto per un Paese membro dell’Unione “rende discriminatorio l’accesso e impedisce anche a chi è in possesso di un regolare passaporto la riuscita della domanda”.

Questo accresce il ricorso a vie alternative spesso irregolari e pericolose, e per questo Open Arms propone di aggiornare la legislatura sul codice europeo dei visti d’ingresso. Inoltre, per impedire che i corridoi umanitari siano lasciati all’iniziativa del settore sociale privato e per costruire più percorsi sicuri e legali, agli Stati membri viene chiesto di intensificare le misure di reinsediamento e, se necessario, creare corridoi umanitari verso l’Ue. Da qui il terzo punto: incrementare da subito la possibilità per le persone di muoversi regolarmente, normando i percorsi alternativi alle rotte migratorie pericolose.

La quarta istanza riguarda invece l’urgenza di lavorare per sviluppare una politica migratoria orientata al rispetto dei diritti umani e non solo al controllo delle frontiere. Infine, l’organizzazione sottolinea l’importanza di investire le risorse a disposizione in politiche sull’integrazione e non esclusivamente per centri di detenzione o per il rimpatrio, poiché le politiche migratorie e di accoglienza europee sono sbilanciate verso un rafforzamento militarizzato delle frontiere invece di garantire i diritti di tutte le persone migranti.

I candidati che hanno già sottoscritto l’appello sono: Elly Schlein, Cecilia Strada, Camilla Laureti, Marco Pacciotti, Giuditta Pini, Marco Tarquinio e Antonella Parigi del Partito Democratico; Antonella Soldo, Alfonso Maria Gallo, Eric Jozsef, Marco Taradash e Manuela Zambrano della lista Stati Uniti d’Europa; Suad Omar, Christian Raimo e Massimiliano Smeriglio di Alleanza Verdi e Sinistra; Federica Valcauda e Daniele Nahum di Azione; Giacomo Zattini del Movimento 5 Stelle; Maurizio Acerbo, Paolo Maria Della Ventura, Federico Dolce, Tiare Gatti Mora  e Elettra Stamboulis di Pace Terra Dignità.

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