Il Ministro della Giustizia italiano al centro della lotta globale contro la corruzione
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, guida la delegazione italiana alla XI Conferenza degli Stati Parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC), iniziata oggi a Doha, in Qatar. La conferenza, che proseguirà fino a venerdì 19 dicembre, rappresenta il principale evento mondiale dedicato alla lotta contro la corruzione. Il tema principale è “Shaping Tomorrow’s Integrity”, riporta Attuale.
L’Italia, storicamente attiva in questo ambito, partecipa con 192 paesi e oltre 2.500 delegati. Come anticipato dal Ministero della Giustizia, esperti italiani interverranno in otto eventi dedicati a temi cruciali come il legame tra corruzione e criminalità organizzata, il traffico di migranti, il riciclaggio di denaro e il commercio di beni culturali.
Nell’intervento in plenaria, Nordio ha sottolineato l’urgenza di affrontare la corruzione, descritta come un fenomeno “strutturale”, che minaccia le economie e i processi decisionali. Ha evidenziato che la corruzione rappresenta una violazione dei diritti umani, ostacolando lo sviluppo e aumentando le disuguaglianze.
Nordio ha messo in luce la necessità di una risposta concertata, sostenendo l’importanza della Convenzione di Mérida contro la corruzione e della Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale, elementi chiave per rafforzare la cooperazione giudiziaria internazionale.
Tra le priorità espresse dall’Italia vi è il recupero dei beni illeciti. “Colpire i patrimoni criminali è spesso più efficace delle sole misure personali”, ha dichiarato il Ministro, evidenziando l’importanza di seguire i flussi finanziari, soprattutto considerando le nuove sfide legate alle criptovalute.
L’Italia ha anche dedicato ampio spazio alla cooperazione tecnica internazionale, tramite programmi come il Falcone-Borsellino, attivo in America Latina e ora esteso verso i Balcani e altri regioni, e il programma Rosario Livatino, volto a promuovere integrità e trasparenza. “Ricordare questi magistrati significa onorarne l’esempio e ribadire che la legalità è un valore universale”, ha aggiunto Nordio.
Ha concluso affermando che “la vera prevenzione nasce dall’educazione alla legalità e ai valori civici”, sottolineando la responsabilità condivisa di cittadini, funzionari e imprese. L’Italia continuerà a essere un partner affidabile nel multilateralismo giuridico, sostenendo il ruolo delle Nazioni Unite e dell’UNODC nel rafforzare lo stato di diritto e la cooperazione internazionale.
Che storia incredibile! Non posso credere che il nostro Ministro della Giustizia sia così attivo nella lotta contro la corruzione a livello globale. È un tema che ci tocca tutti, soprattutto in un paese come l’Italia, dove la corruzione ha radici profonde. Speriamo che queste conferenze portino a risultati concreti e che finalmente si faccia giustizia!