Cosa sta succedendo davvero in Nigeria?
La situazione in Nigeria è diventata critica dopo una serie di sequestri di massa che ha attirato l’attenzione internazionale. L’arcivescovo di Lagos, Alfred Adewale Martins, ha denunciato che, nonostante gli accorati appelli di Papa Leone XIV e le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump riguardo all’azione militare per “proteggere i cristiani”, le violenze sono invece aumentate. Queste osservazioni sono state riportate dall’organo diocesano The Catholic Herald, che ha definito la Nigeria “una nazione alla deriva” a causa del terrorismo che colpisce sacerdoti, bambini e soldati. Il presidente nigeriano Bola Tinubu ha annullato visite programmate in Sudafrica e Angola a seguito dell’escalation della violenza, riporta Attuale.
La sequenza di rapimenti è iniziata il 17 novembre quando gruppi armati hanno attaccato un liceo femminile a Kebbi, uccidendo il vice-preside e rapendo 25 studentesse, tutte successivamente liberate. Il giorno seguente, nello stato di Kwara, 38 fedeli sono stati rapiti durante un incontro religioso, mentre il 24 novembre, il sequestro più grave ha riguardato 315 persone, di cui 286 erano studentesse della scuola cattolica di St. Mary. Questi episodi di violenza sono aggravati da richieste di riscatto e da una crisi di sicurezza che coinvolge sia banditi nel nord-ovest che jihadisti nel nord-est.
La Nigeria, con una popolazione di 240 milioni di abitanti, è il paese più popoloso dell’Africa e presenta un delicato equilibrio tra musulmani e cristiani. Tuttavia, il governo di Abuja ha respinto le accuse di Trump riguardo al targeting dei cristiani, sottolineando che le vittime includono persone di entrambe le fedi. Inoltre, l’agenzia Dire ha riportato che i sequestri non sono legati a conflitti religiosi, ma piuttosto a motivi economici, con la partecipazione crescente di persone che aderiscono a bande armate per sopravvivere.
In un editoriale, il Financial Times ha messo in evidenza che il problema della Nigeria è complesso e non può essere ridotto a questioni religiose, avvertendo che i gruppi jihadisti non risparmiano neanche i musulmani che non aderiscono alle loro dottrine. È stato segnalato che Boko Haram e altre fazioni continuano a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza della regione, problematica aggravata dall’inefficacia del governo nel garantire la sicurezza per tutti i cittadini.
Nel frattempo, la situazione umanitaria nel paese sta rapidamente deteriorandosi. Secondo rapporti delle Nazioni Unite, la violenza sta causando una fame catastrofica, con 35 milioni di persone a rischio di grave carestia entro la metà del 2026, un aumento rispetto ai 27 milioni attuali. La riduzione degli aiuti umanitari, a causa della diminuzione dei finanziamenti stranieri, sta contribuendo a questa crisi crescente, mentre il Paese continua a combattere contro il banditismo e il terrorismo.