Un emendamento a firma Claudio Borghi propone di eliminare l’obbligo dei vaccini per i minori fino a 16 anni. Il testo ha scatenato le critiche delle opposizioni e non solo. “Se fosse davvero una proposta no-vax avrei proposto l’abolizione dei vaccini. Invece sto proponendo semplicemente di abolire l’obbligo”, ha risposto il leghista
Con un emendamento presentato al decreto sulle liste d’attesa, il senatore della Lega Claudio Borghi ha proposto di tornare alla disciplina precedente alla legge Lorenzin del 2017 e cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. Nel testo presentato dal leghista si fa particolare riferimento ai vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, che secondo l’emendamento non dovrebbero essere più obbligatori ma ma solo “raccomandati”.
L’emendamento dovrebbe essere dichiarato inammissibile
La proposta è quella di eliminare l’attuale l’obbligatorietà per 12 vaccini e “tornare a quattro obbligatori, e otto consigliati”, ha spiegato Borghi. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, però, il suo emendamento non sarà discusso. Il testo dovrebbe infatti essere dichiarato inammissibile per “estraneità di materia” quando domani, 9 luglio, si riunirà la commissione Affari sociali del Senato. Non si tratta dell’unico emendamento presentato dal Carroccio al cosiddetto decreto liste d’attesa. La seconda proposta riguardava la cancellazione legge del 2022 che ha reso obbligatorio l’inserimento dei dati delle prestazioni nel Fascicolo sanitario elettronico, contro il quale nelle ultime settimane si erano scagliati nutrite “folle social” di esponenti no-vax.
“Farneticazioni antiscientifiche”
Eliminare l’obbligatoreità dei vaccini non è che “una vera e propria follia”, secondo Beatrice Lorenzin, madre della legge del 2017. “Sono solo farneticazioni antiscientifiche da parte di chi pensa di poter lucrare su qualche voto no vax”, ha affondato l’ex ministro della Salute della Salute Roberto Speranza. Contro anche Italia Viva, che ha definito la proposta “folle”.
“Basta con questo populismo da strapazzo”, ha aggiunto Andrea Quartini del Movimento 5 Stelle. Ma se dalle opposizioni le critiche erano scontate, va sottolineato come anche il centrodestra abbia accolto la proposta freddamente e non senza imbarazzi. “La libertà di non vaccinarsi non può ledere il principio della sicurezza sanitaria di tutta la popolazione”, ha affermato Raffaele Nevi di Forza Italia, spiegando che il partito “valuterà e approfondirà, ascoltando sempre la scienza, senza drammi né impostazioni ideologiche”. Molto netto invece Maurizio Lupi: eliminare l’obbligo vaccinale “è una sciocchezza anti-scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale”.
Nei giorni precedenti Borghi aveva esposto a più riprese, alla stampa e con ancor più veemenza sui social, le ragioni della sua proposta. “Siamo gli unici in Europa, insieme alla Francia, ad avere una cosa del genere, e non mi pare che i risultati siano fantastici”, aveva lamentato, in quanto “chi non voleva farli fare ai figli non va all’asilo e non mi sembra una buona idea. Io ritengo che gli obblighi non siano la soluzione. C’è un motivo – ha aggiunto – per cui sono una ‘extrema ratio’ in tutto il mondo. Il morbillo è una malattia pericolosa: se tu lo presenti come pericoloso e consigli il vaccino, la gente lo fa, se obblighi i genitori a fare 12 vaccini di fila alla fine non li fanno”.
Alle critiche, Borghi ha risposto con un video su “X” in cui difende il proprio emendamento: “Se fosse davvero una proposta no-vax avrei proposto l’abolizione dei vaccini. invece io sto proponendo molto semplicemente di abolire l’obbligo vaccinale”.
“Secondo un’ampia letteratura scientifica l’obbligo porta al rifiuto del vaccino, l’effetto opposto rispetto a quello che si vuole ottenere, ovvero un’alta copertura vaccinale”, aggiunge il senatore leghista, per il quale, in sintesi, un genitore che si trova a dover sottoporre a “12 vaccini tutti assieme” un bambino piccolo, ne sarebbe scoraggiato e da qui scatterebbe il rifiuto. “Non gliene faccio nessuno, neanche quelli che servirebbero, tipo il morbillo”, dice Borghi. Il suo emendamento propone inoltre di eliminare il comma 3 dell’articolo 3 della “legge Lorenzin” che consente l’iscrizione dei bambini all’asilo nido o all’asilo solo se vaccinati.
Quali sono i vaccini obbligatori fino ai 16 anni
In realtà, le vaccinazioni obbligatorie secondo il decreto legge Lorenzin non sono 12, come affermato da Borghi, ma 10. Prima della conversione in legge sono stati eliminati dall’obbligatoreità i sieri contro il meningococco B e C. Attualmente, i vaccini obbligatori per i minori tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati sono:
- anti-difterica
- anti-tetanica
- anti-epatite B
- anti-pertosse
- anti-Haemophilus influenzae tipo b
- anti-morbillo
- anti-rosolia
- anti-parotite
- anti-varicella
Queste vaccinazioni sono obbligatorie e gratuite. Per gli ultimi 4 vaccini, va sottolinrato che l’obbligatoreità è soggetta a revisione ogni 3 anni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. A questa lista di 10 vaccini si aggiungono altre 4 vaccinazioni che il decreto prevede ad offerta gratuita, ma senza obbligo, da parte di Regioni e Province autonome:
- anti-meningococcica B
- anti-meningococcica C
- anti-pneumococcica
- anti-rotavirus.
Siamo davvero gli unici, insieme alla Francia, ad “avere una cosa del genere”? Consultando il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), emerge che i vaccini obbligatori sono 10, oltre che in Italia, anche in Repubblica Ceca e Slovenis; 11 in Francia, Slovacchia, Bulgaria, Croazia Polonia e Ungheria, 14 in Lettonia.