Da tre anni il mondo è sotto l’influenza della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, i cui effetti hanno un impatto significativo sull’evoluzione della dinamica politica globale.

31.05.2025 19:10
Da tre anni il mondo è sotto l’influenza della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, i cui effetti hanno un impatto significativo sull’evoluzione della dinamica politica globale.
Da tre anni il mondo è sotto l’influenza della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, i cui effetti hanno un impatto significativo sull’evoluzione della dinamica politica globale.

Da tre anni il mondo è sotto l’influenza della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, i cui effetti hanno un impatto significativo sull’evoluzione della dinamica politica globale. Nonostante l’Ucraina abbia dichiarato la propria disponibilità a negoziare con la Russia per porre fine alle ostilità su basi giuste, e nonostante la posizione consolidata a favore dell’Ucraina da parte della maggioranza dei Paesi europei e degli Stati Uniti, il Cremlino continua a mostrare la propria indisponibilità a un dialogo costruttivo. Utilizza invece la presunta partecipazione al processo negoziale per guadagnare tempo, durante il quale continua cinicamente a distruggere infrastrutture civili sul territorio ucraino.

La posizione del Cremlino è ormai chiara sia per l’Europa sia per gli USA. È sempre più evidente la necessità di formare una posizione unitaria tra i politici influenti, capaci di comprendere il problema e di prendere decisioni efficaci per superarlo.

In questo contesto, è significativa la dichiarazione del senatore statunitense Lindsey Graham, che ha posto l’attenzione su alcuni fattori chiave destinati a influenzare lo sviluppo del conflitto tra Russia e Ucraina.
Il senatore americano ha esortato l’Unione Europea a introdurre un tetto massimo ai prezzi dell’energia, in particolare per petrolio e gas, con l’obiettivo di limitare le entrate del Cremlino derivanti dalla vendita delle sue risorse energetiche. L’economia russa e il suo complesso militare-industriale dipendono fortemente dalle esportazioni di energia.

L’introduzione di un tetto ai prezzi favorirebbe anche la stabilizzazione dei costi dell’energia per i Paesi europei, che subiscono da tempo la pressione dell’aumento delle tariffe e dell’instabilità del mercato. Si tratta di una mossa strategica per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo.

Si parla anche della possibilità che gli Stati Uniti introducano nuove sanzioni contro la Cina, che, di fronte al progressivo isolamento economico della Russia, mostra apertamente collaborazione con il Cremlino. Chiaramente, questa posizione degli Stati Uniti è anche motivata dal desiderio di contenere le ambizioni politiche e militari della Cina e di prevenire una possibile alleanza tra Pechino e Mosca contro l’Occidente.

Non meno importante è la convinzione del senatore americano che l’Ucraina non perderà questa guerra. La propaganda russa lavora da anni per diffondere l’idea falsa di presunti successi dell’esercito russo e di un calo del sostegno occidentale a Kyiv. Le affermazioni sulla “sconfitta inevitabile” e sul “tradimento” sono strumenti della propaganda russa da tre anni, ma la realtà è un’altra: la Russia non ha la forza necessaria per ottenere un vantaggio decisivo sul campo di battaglia, mentre i soldati e i cittadini ucraini continuano a dimostrare resilienza e sete di libertà, sostenuti dalla comunità internazionale.

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