Rimini, 14 luglio 2025 – Louis Dassilva sarà sottoposto a processo con l’accusa di omicidio volontario plurioffensivo nei confronti di Pierina Paganelli. Il processo avrà luogo dinanzi a un collegio di giudici togati e popolari della Corte d’Assise, poiché le aggravanti confermate dal gup Raffaele Deflorio nel decreto di rinvio a giudizio escludono l’accesso a riti alternativi come il rito abbreviato, opzione che gli avvocati di Louis avevano richiesto durante la presentazione delle ultime eccezioni, successivamente respinta dal giudice.
La prima udienza è fissata per il 15 settembre, e da quel giorno inizierà il processo vero e proprio a carico del 35enne senegalese, accusato di aver commesso l’omicidio di Pierina Paganelli con premeditazione e crudeltà, approfittando della sua incapacità di difendersi. Questa decisione del gup arriva ai limiti delle tempistiche legali prima che, mercoledì prossimo, scadessero i termini per le misure cautelari cui Dassilva è sottoposto dal 16 luglio 2024, quando è stato arrestato e ora, con il decreto del gup, attenderà il processo nella nuova veste di imputato.
Manuela Bianchi: “Fiducia nel lavoro della legge”
“Prendo atto della scelta del gup Deflorio. Nulla di più da aggiungere se non ribadire la mia totale fiducia nel percorso della giustizia affinché l’assassino di Pierina venga assicurato alla legge”. Così ha commentato brevemente Manuela Bianchi dopo aver appreso del rinvio a giudizio di Louis Dassilva, suo ex compagno, ora accusato di aver ucciso la suocera di Bianchi, che è assistita dall’avvocato Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan.
Siamo quindi di fronte a una fase cruciale per il 35enne, difeso dagli avvocati Riario Fabbri ed Andrea Guidi, presenti oggi all’udienza preliminare, mentre il loro assistito ha scelto di non partecipare.
Louis Dassilva non era presente in aula, come era già avvenuto in precedenti occasioni, come comunicato tramite posta elettronica dal carcere. Il momento cruciale del procedimento oggi avrebbe potuto essere più lungo, ma in circa 4 ore è stata presa la decisione. L’udienza, iniziata alle 9:15, ha visto i legali di Dassilva sollevare le ultime eccezioni, seguendo poi la discussione e la camera di consiglio, fino alla pronuncia del gup Raffaele Deflorio.
Cosa hanno detto i legali di Louis prima dell’udienza
“Oggi rappresenta un momento importante per Louis – hanno affermato gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, arrivati in tribunale intorno alle 9 -. Per lui si tratta inevitabilmente di momenti di grande tensione, e ha deciso di non partecipare poiché le udienze sono sempre molto tecniche e difficili da comprendere. Pertanto, resterà in carcere, consapevole che oggi rappresenta la sua prima occasione per dimostrare la propria innocenza”. C’era una fiammella di speranza che il gup potesse anche valutare un eventuale non luogo a procedere. Tuttavia, gli avvocati Marco e Monica Lunedei, che assistono i familiari di Pierina costituitisi parte civile nel procedimento, non avevano dubbi: “Se il gup decidesse di ritenere che nei confronti di Dassilva non vi siano prove attendibili come affermato dai suoi esperti in contesti privi di contraddittorio e in aperto disaccordo con ciò che risulta agli atti, allora disporrà il non luogo a procedere. Ma in caso contrario – ha sottolineato Marco Lunedei – ricordiamo che il rinvio a giudizio sarà basato sulla valutazione del gup non solo sugli indizi, ma anche sulla convinzione che ci siano concrete possibilità di condanne.”
In ultimo, il 15 settembre rappresenterà un momento decisivo per la responsabilità di Louis Dassilva nel contesto di un caso che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica. La necessità di chiarezza nelle vittime di eventi così drammatici è fondamentale per il ripristino della fiducia nella giustizia. Il processo avrà dunque un’importanza cruciale per la comunità, posando interrogativi su temi di giustizia e sicurezza che risuonano amplamente nella società odierna.