Deceduto Francesco Pazienza, il misterioso protagonista dalla P2 ad Ali Agca

23.06.2025 06:06
Deceduto Francesco Pazienza, il misterioso protagonista dalla P2 ad Ali Agca

La Vita e i Misteri di Francesco Pazienza

Sulla copertina del suo ultimo libro, Francesco Pazienza rivendicava che la parola ‘faccendiere’, che in futuro avrebbe riscosso un grande successo nella stampa italiana, era stata coniata ad hoc da Eugenio Scalfari per riferirsi alla sua “modesta persona”. Dopo una vita trascorsa al centro di alcune delle storie più enigmatiche del Paese, dalla strage di Bologna all’attentato a Papa Wojtyla, è deceduto all’età di 79 anni presso l’ospedale di Sarzana (La Spezia). Pazienza, colui che ha vissuto nel mistero durante gli anni Ottanta, era un ex agente del Sismi, massone e figura centrale di molte trame segrete. Nato nel 1946 in provincia di Taranto, aveva scelto di trascorrere i suoi ultimi anni in una villa a Lerici, nel Golfo dei Poeti, riporta Attuale.

La carriera di faccendiere di Pazienza ha inizio in Francia negli anni Settanta, dove operava come consulente finanziario. Alla fine del decennio, entra a far parte del Sismi, per poi uscire nel 1979 a causa del suo coinvolgimento nella strage di Bologna e nello scandalo P2, del quale lui ha sempre negato ogni affiliazione. Dopo essersi rifugiato negli Stati Uniti, viene arrestato nel 1985 e poi estradato in Italia nel 1986. Nel 1995, la corte lo condanna definitivamente per depistaggio relativo a un episodio in cui lo stesso esplosivo utilizzato a Bologna era stato collocato su un treno Milano-Taranto nel 1981. Dal 2007 era in libertà vigilata e ha sempre professato la sua innocenza. “Non ho bisogno di discolparmi – ha scritto nel suo libro ‘La versione di Pazienza’ – ma alcune cose voglio raccontarvele”, e di storie lui ne aveva sicuramente avute molte.

Il suo nome emerge nel 1981 in relazione all’attentato a Papa Giovanni Paolo II, compiuto da Ali Agca, che affermava di aver ricevuto una visita del faccendiere mentre era in carcere ad Ascoli Piceno. Pazienza ha sempre smentito questa accusa. Tuttavia, ha operato in modo concreto durante il sequestro dell’assessore della DC campano Ciro Cirillo, rapito dalle Brigate Rosse, trattando con la camorra di Raffaele Cutolo. Un altro episodio controverso che lo ha visto coinvolto è quello del cosiddetto Super-Sismi, una presunta struttura deviata dei Servizi che avrebbe fatto da intermediaria nei depistaggi sulla strage di Bologna e nei negoziati con i camorristi per liberare Cirillo. Inoltre, tale struttura sarebbe stata coinvolta anche nella diffusione di informazioni riguardanti i legami con la Libia del fratello di Jimmy Carter, che era in lizza per la presidenza degli Stati Uniti contro Ronald Reagan.

Nonostante la Corte d’Appello di Roma abbia smentito l’esistenza del Super-Sismi, ha comunque riconosciuto l’attività di Pazienza e di altri coinvolti.

Uno dei capitoli più significativi della vita di Pazienza è strettamente legato al Banco Ambrosiano, per il crack di cui fu condannato a causa di associazione a delinquere. Secondo le indagini, Roberto Calvi, in difficoltà economiche, si era rivolto a lui per ottenere aiuto, e in cambio della sua mediazione con i poteri con cui era in contatto, Pazienza avrebbe ricevuto del denaro. “Il Banco Ambrosiano – scrive in ‘La versione di Pazienza’ – non fallì, fu fagocitato da diversi parassiti. È giunta l’ora di ristabilire la verità”.

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