Delitto di Garlasco, incidente probatorio in difficoltà: assenti tracce di sangue sulle impronte

18.06.2025 02:05
Delitto di Garlasco, incidente probatorio in difficoltà: assenti tracce di sangue sulle impronte

Nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi: i risultati inaspettati

Garlasco (Pavia) – La situazione si complica ulteriormente con la conferma dell’assenza del calco dell’impronta palmare ‘33’ tra i reperti in esame. Inoltre, è emerso che le impronte preservate non si trovano su ‘paradesivi’ ma su fogli di acetato, materiali meno idonei alla conservazione, riducendo dunque le possibilità di recuperare, dopo quasi 18 anni, materiale biologico da analizzare geneticamente per estrazione di DNA al fine di effettuare nuove comparazioni. Da un controllo preliminare, anche più della metà delle impronte repertate, inclusa la numero 10 rinvenuta sulla porta, esaminata con l’Obti test, non presenta tracce di sangue. Le operazioni peritali sono iniziate negli uffici del Gabinetto di polizia scientifica della Questura di Milano, in risposta alla richiesta della Procura di Pavia e sotto l’egida della Gip Daniela Garlaschelli nella riapertura dell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, riporta Attuale.

I periti incaricati, la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, hanno incontrato numerosi consulenti e legali delle parti coinvolte nel procedimento. Non tutte le parti erano presenti all’inizio dei lavori, che si prevede dureranno almeno 90 giorni, con la possibilità di proroghe. L’udienza per presentare i risultati in contraddittorio tra le parti è programmata per il 24 ottobre. Il generale Luciano Garofano, che difende l’indagato Andrea Sempio, ha già manifestato scarse aspettative: “Credo nell’innocenza di Andrea Sempio fino a prova contraria. Non mi aspetto risultati eclatanti e valuteremo insieme ciò che emergerà”, ha commentato Garofano.

Le aspettative sono diverse per l’avvocata Giada Bocellari, che con il collega Antonio De Rensis assiste Alberto Stasi, già condannato definitivamente per lo stesso delitto. Stasi è stato ammesso dalla Gip a partecipare all’incidente probatorio “in qualità di persona interessata all’assunzione della prova” con la consulenza del genetista Ugo Ricci e del dattiloscopista Oscar Ghizzoni. “Se stiamo svolgendo queste analisi – ha spiegato Bocellari – è perché ci aspettiamo risultati. Se ci sia effettivamente qualcosa, sarà un’altra questione, lo scopriremo, sono passati 18 anni”.

È stata una giornata di tensione anche per l’assenza dell’avvocata Angela Taccia, che difende Sempio insieme a Massimo Lovati: “Non ho ritenuto necessaria la mia presenza, poiché ho fiducia nelle competenze e nella professionalità del nostro consulente Generale Garofano. Le operazioni tecniche relative agli accertamenti genetici spettano ai periti e ai loro consulenti, che hanno l’esperienza adeguata in materia. Ognuno dovrebbe mantenere il proprio ambito di competenza per evitare caos e clamore mediatico”, ha dichiarato Taccia.

La tensione è palpabile anche all’esterno della Questura milanese, dove si susseguono voci e indiscrezioni riguardanti impronte e tracce, potenziali novità e sviluppi. “Le nuove tracce – ha affermato Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi – le lasciamo ai dibattiti televisivi. Tracce improbabili stanno emergendo, mi sembra strano. La traccia 97F ha sicuramente toccato la maglietta del pigiama indossato da Chiara, ma non è attribuibile, poiché si tratta di un’impronta su tessuto e non può essere chiaramente classificata”. Le operazioni peritali continueranno nei prossimi giorni.

Infine, una prima polemica è scoppiata durante l’incontro iniziale tra i periti riguardo a uno scatolone contenente la spazzatura di casa Poggi, sequestrato otto mesi dopo il delitto e mai analizzato. Sul verbale delle operazioni, ritrovato in un secondo momento, il contenuto non è ancora stato esaminato.

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