Di Maio arriva al grande appuntamento: il vertice dell’Ue con gli Stati del Golfo

16.10.2024
Di Maio arriva al grande appuntamento: il vertice dell'Ue con gli Stati del Golfo
Di Maio arriva al grande appuntamento: il vertice dell'Ue con gli Stati del Golfo

Crisi in Medio Oriente, accordi commerciali e partnership energetica. Sono i temi al centro del primo incontro tra Bruxelles e altri sei Stati reputati partner strategici

De-escalation in Medio Oriente, accordi commerciali e partnership energetica. I temi al centro del primo vertice tra l’Unione europea e gli Stati del Golfo Persico del 16 ottobre sono tanti e interconnessi. Uno dei protagonisti dell’incontro, seppur da dietro le quinte, sarà Luigi Di Maio. L’ex ministro degli Esteri italiano è diventato lo scorso anno il rappresentante speciale dell’Ue nella regione e da allora è al lavoro per preparare un incontro che Bruxelles ritiene fondamentale da tanti punti di vista. 

L’Ue chiede aiuto agli Stati del Golfo per il caos in Medio Oriente 

In origine l’intento di Bruxelles era quello di spingere i partner del Golfo (Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) ad isolare la Russia concordando un linguaggio forte sull’assalto militare all’Ucraina, ma è ormai chiaro che non verrà adottata una posizione che riversi tutta la colpa su Mosca. C’è invece maggiore intesa sul Medio Oriente. Da quasi un anno, Hezbollah spara regolarmente contro le postazioni israeliane vicino al confine libanese. Gli attacchi sferrati in risposta da Israele in Libano, anche contro la missione di pace dell’Unifil, hanno spinto l’Ue a chiedere con più insistenza un cessate il fuoco a Gaza e una più ampia de-escalation. Obiettivi che potrebbe condividere ampiamente con i ricchi partner del Golfo. 

I rischi di una guerra regionale più ampia saranno “l’argomento principale” del vertice, hanno spiegato i diplomatici dell’Ue. Le istituzioni europee saranno presenti in pompa magna. È prevista la partecipazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del capo della diplomazia dell’UE, Josep Borrell, del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Gli ultimi due hanno incarichi in uscita e verranno presto sostituiti rispettivamente da Kaja Kallas e da Antonio Costa, ma vorrebbero portare a casa un risultato concreto o almeno una prospettiva sul dossier mediorientale. Dal lato del Golfo i più attesi sono il principe ereditario Mohammed bin Salman, che governa di fatto l’Arabia Saudita, e l’emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani, attuale presidente del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc).

Il ruolo di Di Maio nei rapporti con la regione del Golfo 

A lavorare dietro le quinte alla preparazione del vertice è stato l’italiano Luigi Di Maio, nominato nel maggio 2023 rappresentante speciale dell’Ue per i rapporti con la regione del Golfo Persico. Secondo le anticipazioni fornite dal rappresentante speciale, gli Stati del Golfo svolgeranno un ruolo centrale per il “day-after” in Palestina. Altro punto di contatto tra l’Ue e il Gcc è stata la missione europea Aspides. “La missione, pur avendo un carattere difensivo, ha un ruolo fondamentale nel corridoio Europa-Asia del Mar Rosso”, ha sottolineato Di Maio in una recente intervista al giornale Formiche.net. La missione ha già scortato oltre 240 navi, ricevendo supporto logistico da Paesi del Gcc, in particolare dall’Oman, per proteggere i trasporti commerciali minacciati dagli Houthi dello Yemen. 

Rinnovabili e idrogeno al centro degli accordi commerciali 

Oltre alla sicurezza regionale, al centro del vertice ci sono anche gli affari. L’Ue è il secondo partner commerciale dei Paesi del Gcc, ma i colloqui su un accordo di libero scambio, iniziati 35 anni fa, sono stati sospesi nel 2008. Tutto saltò a causa di un disaccordo sull’apertura delle gare d’appalto pubbliche e sui prodotti petroliferi. I funzionari europei hanno garantito che intendono percorrere altre strade per favorire la cooperazione commerciale e di investimento. Secondo quanto riportato dalla Reuters a marzo, gli Emirati Arabi Uniti hanno sollecitato Bruxelles per avviare colloqui su un patto commerciale separato.

Quali sono i settori che interessano di più i 27 Stati membri dell’Ue? Da Paesi petroliferi gli Stati del Golfo hanno investito molto sulla transizione energetica. L’attenzione sarà rivolta in particolare alle energie rinnovabili e nello specifico all’idrogeno, come ha chiarito lo stesso Di Maio. “C’è già un memorandum d’Intesa tra Ue e Arabia Saudita, e dobbiamo tenere conto di incroci di interessi. Per esempio, dal 2030 l’Ue dovrà importare grandi quantità di idrogeno, settore in cui i Paesi del Gcc puntano a diventare leader globale”, ha sottolineato l’ex pentastellato.

I rapporti ambigui con Mosca

Se da un lato l’area del Golfo viene vista come un “partner energetico chiave” per ridurre la dipendenza del blocco europeo dall’energia russa, le intense relazioni tra questi Stati con Mosca “rendono questa partnership impegnativa”, ha affermato il rappresentante speciale. Una richiesta che interessa molto i sei Stati partner è la liberalizzazione dei visti. Attualmente, non sono richiesti visti Ue per soggiorni di breve durata per i cittadini degli Emirati Arabi Uniti, mentre quelli di altre nazioni del Golfo devono ottenere un visto valido per cinque anni. Le conclusioni sono attese nella serata del 16 ottobre dopo una cena di lavoro e potrebbero influenzare il vertice del 17 ottobre tra i capi di governo dell’Ue.

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