Elezioni in Groenlandia: vince l’opposizione di centrodestra, crescono i nazionalisti

12.03.2025
Elezioni in Groenlandia: vince l'opposizione di centrodestra, crescono i nazionalisti
Elezioni in Groenlandia: vince l'opposizione di centrodestra, crescono i nazionalisti

Trionfa il partito democratico: la formazione social-liberale ha ottenuto il 30% delle preferenze. Grande risultato anche per i nazionalisti di Naleraq, che raggiungono il 23%. Affluenza da record, in un voto contraddistinto dal desiderio di indipendenza

La Groenlandia non è in vendita: Donald Trump è avvertito. L’opposizione di centrodestra ha vinto le elezioni legislative, ma il voto è stato contraddistinto da un’ondata di nazionalismo per chiedere che l’isola artica, ambita proprio dal presidente Usa, raggiunga rapidamente l’indipendenza.

Elezioni in Groenlandia: i risultati

Il partito centrista liberale dei Demokraatit (Democratici), finora all’opposizione, ha vinto le elezioni parlamentari con il 29,9% dei voti, superando nettamente le forze politiche al governo. Secondo i primi risultati ufficiali pubblicati nel territorio autonomo danese, si registra anche una forte ascesa del partito nazionalista Naleraq, con il 23% dei consensi, favorevole a una rapida indipendenza. Un’ascesa gia’ definita “sbalorditiva” dalla tv pubblica groenlandese, che sottolineata la forte affluenza alle urne per le elezioni parlamentari anticipate. I partiti della coalizione di sinistra – ambientalisti e social-democratici – al potere hanno invece subito un forte calo, arrivando al terzo e quarto posto. Gli ambientalisti di sinistra di Inuit Ataqatigiit sono accreditati del 21% – perdendo 15% rispetto al 2021 – mentre i socialdemocratici di Siumut sono a quota 15%, in calo del 14%.

“Rispettiamo il risultato delle elezioni”, ha detto a KNR il primo ministro uscente Mute Egede, che guida il partito di sinistra verde Inuit Ataqatigiit (IA). E il leader del partito Siumut, partner di coalizione dell’IA, ha ammesso la sconfitta. Poiché nessuno dei partiti è destinato a vincere la maggioranza dei 31 seggi in parlamento, nei prossimi giorni si terranno i negoziati per formare una coalizione. Si prevede che il futuro governo delineerà una tempistica per il cammino verso l’indipendenza, sostenuta da un’ampia maggioranza dei 57mila abitanti della Groenlandia.

Il desiderio di indipendenza

I quasi 60mila cittadini groenlandesi hanno votato in massa per le elezioni legislative. Una grande affluenza motivata proprio dalle mire di Trump. Inizialmente previsto per le 20, l’orario di chiusura dei seggi è stato prolungato di mezz’ora per consentire a tutti gli elettori in fila di esprimersi. La Groenlandia è un territorio autonomo della Danimarca, grande alleato degli Stati Uniti, che però ha sempre allontanato ogni ipotesi di cedere il controllo dell’isola più grande del mondo agli Usa. Nel 2009, la popolazione groenlandese votò in referendum a larga maggioranza in favore dell’autogoverno, stabilendo anche un percorso verso l’indipendenza, tornata adesso al centro del dibattito politico. Molti groenlandesi vogliono liberarsi dal controllo danese, che ancora gestisce la politica monetaria, la difesa e gli affari esteri. Tuttavia, non è chiaro come e quando ciò potrebbe accadere, considerando che Copenaghen copre oltre la metà del bilancio groenlandese, finanziando servizi essenziali come sanità, istruzione e occupazione.

I movimenti indipendentisti puntano sulle risorse naturali dell’isola per finanziare un futuro Stato sovrano: terre rare nascoste sotto il ghiaccio e giacimenti petroliferi ancora da sfruttare. Tuttavia, per sviluppare questi progetti servono investimenti stranieri, e il nodo resta sotto quali condizioni la Groenlandia dovrebbe stringere accordi con potenze estere. La piccola comunità groenlandese – composta da circa 56.000 abitanti, in maggioranza inuit – è profondamente legata alla natura, e il dibattito sul futuro dell’isola si gioca anche sulla sostenibilità di uno sfruttamento economico su larga scala.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Don't Miss