L’Ue risponde a Trump sui dazi. Moto, barche, elettrodomestici: ecco i prodotti colpiti

12.03.2025
L'Ue risponde a Trump sui dazi. Moto, barche, elettrodomestici: ecco i prodotti colpiti
L'Ue risponde a Trump sui dazi. Moto, barche, elettrodomestici: ecco i prodotti colpiti

La “tassa” del 25 imposta dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio entra in vigore oggi. Von der Leyen: “Contromisure forti e proporzionate”. Il Regno Unito è cauto, l’Australia furiosa: “Un atto da cani” 

L’Ue risponde a Trump e si prepara a uno scontro commerciale con gli Stati Uniti. Oggi, mercoledì 12 marzo, entrano ufficialmente in vigore i dazi del 25% imposti dal presidente Usa sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti da tutti i Paesi del mondo, inclusi gli Stati membri dell’Ue. Bruxelles lancia una serie di contromisure per “proteggere” le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall’impatto delle “ingiustificate restrizioni commerciali” ha fatto sapere la commissione europea. Come spiegato da von der Leyen, “mentre gli Stati Uniti stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, noi stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro”.

I dazi del 25% di Trump e la risposta immediata di Bruxelles

La Casa Bianca ha annunciato che le tariffe maggiorate del 25% sono entrate in vigore dalla mezzanotte di mercoledì 12 marzo (il fuso è quella della costa atlantica del Nord America) “senza eccezioni o esenzioni”. Il New York Times spiega che la mossa del tycoon, sostenuta dai produttori statunitensi, rischia di aumentare i costi per le aziende di automobili, lattine e contenitori in metallo, pannelli solari e altri prodotti. E probabilmente causerà un aggravio di prezzi anche per i consumatori. 

La risposta dell’Europa è arrivata a stretto giro. Anzitutto, vengono reimposte le misure di controbilanciamento sospese del 2018 e del 2020. Il 1° aprile 2025 le misure di riequilibrio del 2018 e del 2020 saranno automaticamente ripristinate. Per la prima volta, queste misure di riequilibrio saranno attuate integralmente: saranno applicati dazi su prodotti che vanno dalle barche al bourbon, fino alle moto americane, come le Harley Davidson.

Le misure “di controbilanciamento e di riequilbrio” sono le contromisure con cui l’Ue aveva risposto ai dazi imposti da Trump su acciaio e alluminio nel 2018 e nel 2020, durante il suo primo mandato. In seguito alle discussioni con gli Stati Uniti, l’Europa aveva poi sospeso queste misure fino al 31 marzo 2025 per cercare una soluzione a lungo termine. La mossa di Trump cambia tutto e la commissione europea rende noto che “una volta scaduta la loro sospensione il 31 marzo”, queste misure saranno ripristinate. 

Ci sono poi una serie di misure aggiuntive che entreranno in vigore entro metà aprile e riguardano una serie di prodotti industriali e agricoli. I primi includono, tra gli altri, prodotti in acciaio e alluminio, tessuti, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche, prodotti in legno. I prodotti agricoli includono, tra gli altri, pollame, manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure. 

Von der Leyen: “Le tariffe sono tasse, portano incertezza”

“Da questa mattina gli Stati Uniti applicano una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio” ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una nota stampa. “Ci rammarichiamo profondamente di questa misura. Le tariffe sono tasse. Sono dannose per le aziende e ancora peggio per i consumatori. Queste tariffe interrompono le catene di approvvigionamento. Portano incertezza per l’economia. I posti di lavoro sono in gioco. I prezzi saliranno. In Europa e negli Stati Uniti. L’Unione europea deve agire per proteggere i consumatori e le aziende. Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate”.

“Le nostre contromisure saranno introdotte in due fasi” ha spiegato von der Leyen. “A partire dal primo aprile e pienamente operative a partire dal 13 aprile. Nel frattempo, rimarremo sempre aperti alle trattative. Crediamo fermamente che in un mondo pieno di incertezze geopolitiche ed economiche, non sia nel nostro interesse comune gravare le nostre economie con tariffe. Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo. Ho incaricato il Commissario per il commercio Maros Sefcovic di riprendere i suoi colloqui per esplorare soluzioni migliori con gli Stati Uniti”. 

Il Regno Unito è cauto, l’Australia furiosa: “Un atto da cani” 

Ma i dazi non colpiscono solo l’Ue. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato ieri che la Gran Bretagna per il momento non avrebbe reagito, mentre oggi il segretario del Tesoro James Murray ha definito le tasse doganali “deludenti”, aggiungendo che il Regno Unito adotterà un “approccio pragmatico” e sta già “negoziando un accordo economico con gli Stati Uniti”. “Stiamo lavorando a stretto contatto e in modo produttivo” con gli Usa, ha detto Murray, spiegando però che il Regno Unito si riserva comunque il “diritto di reagire”. Intanto il direttore generale del gruppo industriale UK Steel, Gareth Stace, ha avvertito che la misura avrà “conseguenze enormemente dannose per i fornitori del Regno Unito e i loro clienti negli Stati Uniti”. Se Londra è cauta, forse nella speranza di raggiungere un accordo, il ministro australiano dell’Industria Ed Husic non è stato altrettanto diplomatico. “Chiamiamo le cose con il loro nome. Penso che questo sia un atto da cani dopo oltre un secolo di amicizia”.

“Gli australiani – ha aggiunto il ministro – sono rimasti accanto agli americani per decenni. Hanno versato sangue insieme agli americani in diversi conflitti. Siamo rimasti uniti non solo da una prospettiva di sicurezza nazionale, ma anche da una prospettiva di sicurezza economica, cercando di migliorare le relazioni commerciali tra i paesi perché è positivo per le economie e i lavoratori quando fatto bene. A cosa è servito tutto questo?”. 

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