Fuga di cervelli dal Sud: emigrazione interna costa oltre 4 miliardi di euro

13.11.2025 06:25
Fuga di cervelli dal Sud: emigrazione interna costa oltre 4 miliardi di euro

Fuga di cervelli: oltre 134 mila studenti lasciano il Sud Italia per università del Nord

L’ultimo report Censis-Confcooperative Sud mette in luce una situazione allarmante riguardante l’emigrazione dei giovani studenti dagli atenei del Sud verso quelli del Nord. Per cercare maggiori opportunità lavorative, 134mila studenti abbandonano il Sud, impoverendo le regioni di origine e contribuendo a un immobilismo sociale e lavorativo che accentua le disparità tra un’Italia di serie A e una di serie B, riporta Attuale.

La perdita non è solo economica, con il rapporto che stima un costo superiore a 4 miliardi di euro, ma è anche culturale, privando il Sud di una classe dirigente qualificata e alimentando un senso di rassegnazione. Il fenomeno si aggrava ulteriormente: tra il 2022 e il 2024, sono oltre 36mila i laureati al Sud che hanno scelto di cercare lavoro in regioni del centro-nord o all’estero. Questi giovani, altamente qualificati e formati con risorse meridionali, valorizzano le proprie competenze lontano dai loro luoghi d’origine. “La strada per invertire la rotta esiste: investire in innovazione, formare in ambiti strategici, aprire finestre internazionali. Il sistema dell’istruzione, dell’università e della ricerca è l’unica via per collocare il Mezzogiorno sulla frontiera tecnologica e restituirgli competitività, l’unica strada”, afferma Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative.

Dallo studio emerge che 157 milioni sono andati perduti dalle casse degli atenei meridionali. Queste risorse si sono trasferite verso le università del Centro-Nord, dove le rette più elevate (2.066 euro contro 1.173 del Sud) hanno portato a un incasso di 277 milioni. Le famiglie meridionali affrontano un ulteriore costo di 120 milioni all’anno, poiché devono pagare di più per garantire l’istruzione dei propri figli. Va notato che circa 10mila giovani provenienti dal Centro-Nord si sono iscritti alle università del Sud, contribuendo a una migrazione inversa modesta che ha portato 12 milioni alle casse delle università meridionali, rispetto ai 21,1 milioni che avrebbero versato se rimasti al Nord.

Le città universitarie più ambite includono Roma, Milano e Torino. Roma accoglie 32.895 studenti, pari al 16,4% del totale delle iscrizioni nelle università della provincia; Milano segue con 19.090 studenti, il 10,1%, e Torino con 16.840 studenti, il 15,7%. Ogni laureato rappresenta un investimento di 112.000 euro, totale tra risorse pubbliche e private, dalle scuole elementari fino al conseguimento della laurea. I 13mila giovani partiti per l’estero corrispondono a 1,5 miliardi di euro di risorse perdute. I 23mila che si sono trasferiti al Centro-Nord pesano 2,6 miliardi; complessivamente, il costo supera i 4 miliardi.

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