Giubileo, Papa Francesco apre la porta Santa nel carcere di Rebibbia: il messaggio ai detenuti

26.12.2024
Giubileo, Papa Francesco apre la porta Santa nel carcere di Rebibbia: il messaggio ai detenuti
Giubileo, Papa Francesco apre la porta Santa nel carcere di Rebibbia: il messaggio ai detenuti

Il Santo Padre è arrivato nella casa circondariale di via Majetti alle 8:30. Presenti anche il sindaco Gualtieri e il ministro Carlo Nordio

La Prima Porta Santa l’ho aperta in San Pietro, ma ho voluto la seconda Porta Santa in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai”. Sono le prime parole che ha detto Papa Francesco prima dell’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia a Roma dopo l’inizio di questo Giubileo. Il Santo Padre è arrivato alla casa circondariale alle 8:30 sfilando su via Majetti per poi entrare direttamente nell’istituto penitenziario sulla Tiburtina. Presenti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro delle Giustizia Carlo Nordio, come mostrato dai media vaticani. 

Porta Santa nel carcere di Rebibbia 

Il Pontefice, nella breve omelia a braccio, ha spiegato ai detenuti di Rebibbia il senso dell’apertura di una Porta Santa in carcere: “Care sorelle cari fratelli, buongiorno e Buon Natale. Ho voluto spalancare la porta oggi qui: un bel gesto quello di spalancare, aprire, ma più importante quel che significa: cuori aperti, questo dà la fratellanza. I cuori chiusi non aiutano. E soprattutto aprire i cuori alla speranza che non delude mai”.

“La speranza non delude mai”

“Nei momenti brutti – ha osservato Francesco – uno pensa che sia tutto finito ma la speranza non delude mai. È come l’ancora sulla riva a terra e noi siamo li’ sicuri. Non perdere la speranza. Il messaggio è per tutti noi. Io il primo. A volte la corda fa male alle mani, ma sempre con la corda in mano guardando la riva. Sempre c’è qualcosa di buono. Mano nella corda e porte spalancate, soprattutto quella del cuore. Il cuore chiuso si dimentica della tenerezza”.

Il messaggio del Papa ai detenuti 

“Sempre il cuore aperto che ci fa fratelli. Spalancate le porte del cuore, ognuno sa dove la porta e’ chiusa o semi chiusa. Mano nella corda e spalancate le porte del cuore. – ha ribadito -. Abbiamo spalancato questa che e’ un segnale. Vi auguro un gran Giubileo, molta pace e tutti i giorni prego e penso a voi. È vero, non è un modo di dire”. Il Papa, al termine della messa celebrata nel carcere di Rebibbia dopo l’apertura della Porta Santa, ha incoraggiato di nuovo i detenuti: “Adesso non dimentichiamo due cose da fare con le mani: aggrapparsi alla corda ancora di speranza, mai lasciarla. Seconda: cuori aperti. Il Signore ci aiuti in tutto questo”. Alle parole del Papa è seguito l’applauso di detenuti e detenute, che poi hanno offerto al Papa alcuni doni.

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