Giuli sullo sgombero del Leoncavallo: «Stop all’illegalità, CasaPound deve rispettare la legge»

22.08.2025 20:15
Giuli sullo sgombero del Leoncavallo: «Stop all'illegalità, CasaPound deve rispettare la legge»

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si distacca dalle polemiche sullo sgombero del Leoncavallo a Milano, affermando che «non ci devono essere spazi di illegalità e incubatori di violenza. Ed è un ragionamento che vale per tutti, naturalmente». Giuli rifiuta di commentare analogie con il destino di CasaPound, specificando che questa dovrebbe rispettare i criteri di legalità. Il ministro è parte della delegazione governativa che partecipa al Meeting di Rimini, un’importante manifestazione promossa da Comunione e Liberazione. Tra i relatori della manifestazione ci saranno anche la premier Giorgia Meloni e il leader della Lega, Matteo Salvini, ma Giuli sembra concentrato nella sua battaglia contro i presìdi culturali legati alla sinistra, che hanno usufruito di finanziamenti ministeriali negli anni, riporta Attuale.

La battaglia di Giuli per «destatalizzare la cultura»

Giuli lancia un appello forte e chiaro per «destatalizzare la cultura». «Agghiacciante» è il termine usato dal ministro, che sottolinea la necessità di un intervento mirato da parte dello Stato. «Lo Stato deve fare poche scelte mirate e attivare l’intelligenza della libertà», dichiara. Il focus, secondo Giuli, deve essere sulla «libertà di scelta», piuttosto che su un sistema di finanziamenti blindato. In merito al controverso tema del tax credit, il ministro omette di menzionare eventuali cambiamenti, ma chiarisce l’obiettivo di liberare idee e progetti in spazi legali. «Basta con lo “Stato fiscale” che l’Italia è diventata», conclude, aprendo la strada a una nuova visione culturale nel paese.

1 Comments

  1. Incredibile che un ministro della cultura parli di legalità mentre la cultura viene sempre più soffocata da politiche assurde… Che strano contrasto!!! E ora vogliono “destatalizzare” la cultura? Una bella scusa per ridurre i finanziamenti a chi non la pensa come loro!

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