Glucksmann e Villepin mirano all’Eliseo dopo Macron

25.06.2025 12:05
Glucksmann e Villepin mirano all'Eliseo dopo Macron

Nuove Dinamiche Politiche in Francia: Possibili Candidati per le Prossime Elezioni Presidenziali

Il premier François Bayrou, in un momento di incertezze politiche, vede il presidente Emmanuel Macron riemergere nel campo della politica internazionale. Tuttavia, a Parigi si delinea già un panorama per le elezioni presidenziali di due anni, dove l’attuale capo di Stato non avrà la possibilità di ricandidarsi per la terza volta, riporta Attuale. Durante questa settimana, emergono due figure che potrebbero ambire al suo posto: da un lato, il giovane e promettente Raphaël Glucksmann, e dall’altro l’esperto Dominique de Villepin, un ex premier noto per il suo celebre discorso all’Onu contro la guerra in Iraq.

Raphaël Glucksmann, attuale eurodeputato e co-presidente del partito «Place publique», si sta preparando per una possibile candidatura, benché non abbia ancora ufficializzato la sua corsa. Il suo programma, presentato recentemente, riflette un’ambiizione genuina, soprattutto dopo aver superato «France insoumise» di Jean-Luc Mélenchon alle ultime europee. È il figlio dell’intellettuale André Glucksmann, e si profila come l’«anti-Trump» in questa nuova fase politica. La sua visione abbraccia un’«Francia potente che protegge» e un rinnovato contratto sociale incentrato sull’ecologia, argomentando che la vera forza della nazione risieda in una rivoluzione ambientalista e nell’attenzione sui lavoratori, che spesso si sentono trascurati.

Nel suo manifesto, Glucksmann propone un aumento del salario minimo a 1.600 euro in due anni, una redistribuzione fiscale più equa e l’abrogazione delle riforme pensionistiche recenti. Con la sua «Visione per la Francia», si distacca dall’unità consolidata nella sinistra e sfida il suo rivale Mélenchon, cercando di raggiungere anche elettori che si sentono al di fuori dell’élite parigina. Inoltre, la sua compagna, la famosa giornalista Léa Salamé, ha recentemente accettato il ruolo di conduttrice del Tg delle 20 su France2, ma ha già dichiarato che si ritirerà dalla carriera nel caso in cui Glucksmann decidesse di candidarsi, assicurando che non ci sarà alcun conflitto di interesse.

Con un profilo più consolidato, Dominique de Villepin, 71 anni, ex premier, si trova ora a dover convincere i critici che non è un Mélenchon di centrodestra. De Villepin, che ha sempre mostrato una forte empatia verso le cause palestinesi e una chiara critica rispetto alle scelte del governo israeliano, ha recentemente annunciato la creazione del nuovo partito «La Francia umanista» e pubblicato il suo saggio-programma intitolato «Il potere di dire no».

Entrambe le figure, sebbene molto diverse per stile e approccio, rappresentano il futuro della politica francese in un momento di grande instabilità. Il panorama politico del paese è in continua evoluzione e le prossime elezioni potrebbero essere decisive per il destino sia della sinistra che del centrodestra in Francia. Le dichiarazioni e le azioni dei potenziali candidati saranno monitorate attentamente in vista di questi cambiamenti significativi nel prossimo futuro.

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