Dopo 1.000 giorni dall’insediamento del governo di Giorgia Meloni, YouTrend ha svolto una ricerca approfondita per analizzare l’opinione pubblica italiana riguardo al gradimento dei ministri e alle decisioni fondamentali dell’esecutivo. I risultati offrono un quadro articolato e, in alcune aree, severo, evidenziando una distribuzione disomogenea tra consensi e critiche nei confronti dei membri del governo e delle loro strategie, riporta Attuale.
Panoramica generale sul governo e sui ministri
A distanza di mille giorni dal suo insediamento, il governo Meloni si presenta con il 62% degli intervistati che esprimono un giudizio negativo (+2% rispetto a giugno). Solo il 34% degli italiani ha un’opinione positiva, in lieve diminuzione rispetto al mese precedente. Niente sembra risparmiare le figure chiave del governo: la fiducia è stabile o in calo per tutti, incluso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, nonostante sia il più apprezzato con il 60%, subisce un -3%.
Posizionamento dei principali leader politici
- Giorgia Meloni (Presidente del Consiglio): 34% di fiducia (-1%)
- Giuseppe Conte: stabile al 27%
- Antonio Tajani: 26% (-2%)
- Elly Schlein: 25% (-1%)
- Matteo Salvini: 22% (stabile)
- Carlo Calenda: 16%
- Matteo Renzi: 11%
Analisi della performance della squadra di governo
Ministri più apprezzati e meno graditi
Matteo Salvini risulta il ministro con il minor indice di popolarità tra i membri del governo. Sebbene non riceva critiche particolarmente severe dal suo elettorato leghista, negli altri gruppi politici raccoglie il maggior numero di valutazioni negative (26% di indicazioni “peggiori” e 42% di giudizi negativi tra chi esprime un’opinione).
In controtendenza, Giancarlo Giorgetti (Economia) si distingue come uno dei più apprezzati, tanto dalla maggioranza quanto, sorprendentemente, dagli oppositori (9% di indicazioni spontanee, 17% nette; addirittura 18% tra gli elettori del “campo largo”, con un 38% in termini netti).
Apprezzato anche Guido Crosetto (Difesa), che ottiene un 33% di giudizi positivi (contro il 39% negativi), superando Meloni (34% positivi, 55% negativi) e Tajani (30% positivi, 48% negativi).
Il ministro con il punteggio più basso è Daniela Santanché (Turismo): solo l’11% degli italiani esprime un giudizio positivo nei suoi confronti, mentre il 66% ha un’opinione negativa, sorprendentemente, il 51% degli elettori di centrodestra desidera un cambiamento nella sua gestione ministeriale.
Riepilogo delle valutazioni sui ministri
MINISTRO |
GIUDIZI POSITIVI % |
GIUDIZI NEGATIVI % |
Giorgia Meloni | 34 | 55 |
Antonio Tajani | 30 | 48 |
Giancarlo Giorgetti | 33 | 35 |
Guido Crosetto | 33 | 39 |
Matteo Salvini | 22 | 66 |
Giuseppe Valditara | 23 | — |
Daniela Santanché | 11 | 66 |
(– dato non specificato)
Politiche in discussione: approvazione e dissenso
Il provvedimento più supportato è l’inasprimento della normativa contro il femminicidio, con il consenso del 38% degli intervistati. Tuttavia, l’approvazione non è uniforme: l’elettorato di centrodestra esprime una preferenza per iniziative quali l’eliminazione del reddito di cittadinanza (51%), l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione (41%) e sul lavoro pubblico (35%).
D’altra parte, la costruzione del Ponte sullo Stretto si classifica come l’iniziativa meno apprezzata, specialmente tra gli elettori dell’opposizione (56%) e con un consenso generale del 36%. Il Decreto Sicurezza emerge come uno dei provvedimenti più contestati, essendo il secondo più osteggiato dalle opposizioni (50%; addirittura il 60% tra gli elettori PD e il 63% tra quelli di AVS).
Situazione politica attuale e intenzioni di voto
La bassa fiducia verso il governo e i suoi ministri si riflette anche nelle intenzioni di voto. Fratelli d’Italia ha registrato una leggera flessione, attestandosi al 28,1%. Il PD rimane stabile al 22,1%. Da notare la crescita del Movimento 5 Stelle (+0,8%, 12,7%) e di alcuni partiti minori, come AVS (+0,4%, 7,3%) e Azione (+0,4%, 3,6%). La percentuale di astenuti e indecisi è in aumento, raggiungendo il 41,6%.