Gozzi (Federacciai): “Un accordo e l’Ue riveda i piani”

13.07.2025 06:55
Gozzi (Federacciai): "Un accordo e l'Ue riveda i piani"

Analisi della Situazione Commerciale con Gli Stati Uniti

Il presidente di Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, si mostra pragmatico di fronte alla lettera inviata da Trump, definendo il suo approccio “in perfetto stile Trump”. Gozzi sottolinea che ciò segna l’inizio di una negoziazione che si preannuncia difficile, lunga e complessa. Tuttavia, sembra non essere troppo preoccupato, affermando che “queste dinamiche sono più familiari agli uomini d’affari che ai politici” e ricordando che Trump rimane un imprenditore, avendo lavorato nel settore immobiliare. Conclude invitando a mantenere la calma: “In ogni trattativa, la prima regola è preservare il sangue freddo e i nervi saldi. Trump inizialmente alza le aspettative per poi trovare un compromesso”. La lettera contiene una scadenza fissata per il primo agosto, il che lascia spazio per ulteriori discussioni, riporta Attuale.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha risposto con fermezza, annunciando contromisure pronte. Gozzi riconosce che la sua reazione è comprensibile, ma avverte che una risposta ostile, come una tariffa sul bourbon, non risolverebbe il problema. “L’Europa deve mostrare compattezza e discutere con gli americani l’idea di un’area di libero scambio euroatlantico, che potrebbe rivelarsi vantaggiosa per entrambe le parti”, continua Gozzi.

In caso di un accordo sfavorevole, con tariffe elevate, le preoccupazioni per l’industria europea sarebbero giustificate. “Saremmo in difficoltà, soprattutto con la svalutazione del dollaro, ma temerei ancor più le ripercussioni indirette di questa guerra commerciale. La preoccupazione è che l’Europa possa diventare un mercato di ricezione per i prodotti cinesi o di altre origini, a causa delle restrizioni americane”.

Gozzi riflette sul fatto che l’Europa deve adattarsi a un nuovo paradigma economico, abbandonando la sua precedente posizione di forza. “Il modello di crescita che abbiamo seguito, centrato sulle esportazioni, ha portato ad una parziale marginalizzazione economica e geopolitica. Dobbiamo ripensare e rinvigorire il mercato interno per non rimanere indietro”.

In merito alle trattative sulle tariffe, afferma che inizialmente si sperava in un accordo ideale, ma ora ritiene che sia difficile raggiungerlo. Domandato sulla motivazione dietro l’azione di Trump, Gozzi indica un tentativo di ridurre un deficit commerciale significativo: “Gli americani cercano un riequilibrio della loro bilancia commerciale, affrontando anche problemi di spesa militare”.

Gozzi fa una previsione ottimistica, suggerendo che, nonostante Trump, la forza del sistema industriale americano non permetterà di andare oltre certi limiti. “Entrambi abbiamo bisogno l’uno dell’altro, una politica commerciale estremamente aggressiva danneggerebbe anche gli Stati Uniti”, mette in evidenza.

Infine, sulla reazione dei mercati, Gozzi non si aspetta esiti positivi: “Nei prossimi giorni anticiperei una reazione negativa, con probabilità di ulteriore svalutazione del dollaro, danneggiando ulteriormente la nostra economia”.

Da non perdere