Redazione
Il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha parlato dell’ipotesi di trattenere al lavoro le professionalità con maggiore esperienza, su base volontaria. La proposta toccherebbe anche i lavoratori degli enti decentrati
Due obiettivi, due priorità per rendere più efficiente la pubblica amministrazione: trattenere al lavoro i dipendenti pubblici con maggiore esperienza, fino a 70 anni e su base volontaria, inserendo il provvedimento nella prossima legge di bilancio, e poi assumere 350mila giovani entro l’anno prossimo. A lanciare questa sfida è Paolo Zangrillo, ministro della pubblica amministrazione del governo Meloni.
In un’intervista al Corriere della Sera, Zangrillo ha spiegato che “nel 2023 abbiamo effettuato 173mila assunzioni. Faremo altrettanto nel 2024 e nel 2025. E continueremo ad assumere, perché da qui al 2030 la pubblica amministrazione perderà quasi un milione di persone, che andranno in pensione, dopo il calo di 300mila dipendenti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turnover dal 2010 al 2020”.
Se da un lato si punta a “svecchiare” l’organico degli statali – l’età media dei dipendenti pubblici ora è di 49 anni -, il governo ragiona anche su un rinvio del pensionamento. “Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani, ragioniamo su un rinvio del pensionamento”, ha spiegato l’esponente del governo.
“Nel costruire il piano di bilancio di medio termine settennale, da inserire nella prossima legge di bilancio, con il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti stiamo ragionando di approfondire l’opportunità di trattenimento fino a 3 anni in più”, ha argomentato Zangrillo.
Nella proposta del ministro, l’opzione di un numero limitato di dipendenti pubblici in pensione a 70 anni dovrebbe valere per tutte le amministrazioni, anche quelle decentrate, sempre e solo su base volontaria. Al momento il ministero pensa che la misura possa impattare una platea del 10%. Il ministero dell’economia e delle finanze sta svolgendo le simulazioni necessarie per valutare il risparmio previdenziale.
