Il nazionalista fiammingo Bart De Wever guiderà un esecutivo sostenuto da una coalizione di cinque partiti che comprendono anche liberali e socialisti e che è stata denominata ‘Arizona’
Dopo otto mesi di negoziati, un tempo anche (relativamente) breve per il Paese, il Belgio ha finalmente formato un nuovo governo. A guidarlo sarà Bart De Wever, il leader del partito nazionalista fiammingo della N-VA (Nieuw-Vlaamse Alliantie, la Nuova alleanza fiamminga), che al Parlamento europeo siede nei banchi dei Conservatori e riformisti Ecr, insieme a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Come spesso accade nel Paese, in cui vige un sistema elettorale totalmente proporzionale e in cui la frammentazione politica è molto ampia, a sostenere l’esecutivo sarà una coalizione molto eterogenea. Oltre alla N-VA ci saranno il partito liberale francofono Movimento riformista (Mr) di centro-destra, i centristi francofoni Les Engagés, il centrista Partito cristiano-democratico e fiammingo (Christen-Democratisch en Vlaams, CD&V), ma anche i socialisti fiamminghi di Vooruit (Avanti), la cui adesione sta creando polemiche all’interno del Pse.
Coalizione Arizona
La coalizione prende il nome di “Arizona” perché i colori dei partiti sono analoghi a quelli dello Stato federato americano (rosso, giallo, arancione e blu) e prende il posto della coalizione conosciuta come la “Vivaldi”, perché le Quattro Stagioni del compositore rappresentavano le quattro ideologie politiche che si univano. In tutto, i cinque partiti rappresentano 81 dei 150 membri della nuova Camera eletta il 9 giugno.
Il programma include una riduzione dei sussidi di disoccupazione, una riforma delle pensioni, un aumento della spesa per la difesa al due per cento nel 2029, una stretta sull’accoglienza dei richiedenti asilo, un rilancio del nucleare e il divieto di fumare nelle terrazze dei bar e ristoranti.
Il leader
Bart De Wever, il primo separatista fiammingo a capo del governo federale del Belgio, è sindaco di Anversa ed è sempre stato tra i fautori della secessione delle Fiandre dal Belgio. Un po’ come tra Fratelli d’Italia e la Lega, il suo partito è considerato di destra radicale, ma è in concorrenza con un altro partito considerato ancora più radicale, il Vlaams Belang (Interesse Fiammingo), alleato di Marine Le Pen e Matteo Salvini nel partito dei Patrioti d’Europa lanciato dall’ungherese Viktor Orban.
Se al Parlamento europeo la N-VA fa parte del gruppo Ecr, la formazione politica non ha mai accettato di entrare nel partito dei Conservatori e riformisti e ha anche provato ad aderire al gruppo liberale a Bruxelles.