Il Botswana dichiara lo stato di emergenza sanitaria per carenza di medicinali
Il governo del Botswana ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria nazionale a causa della critiche condizioni degli ospedali e delle cliniche, che sono a corto di farmaci e materiali medici essenziali, come bende, garze e fili per le suture chirurgiche. Per affrontare questa crisi, il ministero delle Finanze ha stanziato fondi d’emergenza di 250 milioni di pula (circa 15 milioni di euro) e ha istituito una commissione di esperti, supervisata da ufficiali dell’esercito, per gestire l’approvvigionamento e la distribuzione del materiale. Sono state sospese anche le operazioni chirurgiche elettive e quelle non urgenti, riporta Attuale.
Alla base di questa crisi vi sono diversi fattori. In primo luogo, la contrazione globale del settore dei diamanti ha notevolmente ridotto le entrate del Botswana, la cui economia è fortemente influenzata dalle esportazioni di questi beni. Inoltre, il paese si è trovato a fare i conti con la drastica diminuzione dei fondi statunitensi destinati a combattere la diffusione di malattie come HIV, tubercolosi e malaria, una riduzione determinata dall’amministrazione di Donald Trump e legata al processo di smantellamento di USAID.
In aggiunta, il governo ha accumulato debiti con il settore privato, il quale sostiene le carenze del servizio pubblico fornendo medicinali e servizi. Tuttavia, questi debiti sono diventati insostenibili, poiché il governo afferma che i costi di tali servizi siano stati gonfiati. La situazione può portare a ripercussioni significative sulla salute pubblica, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse e la pianificazione nazionale.