Il conflitto con l’Iran riavvicina Francia e Israele: Macron annuncia la partecipazione alle operazioni di difesa, ma non all’offensiva.

14.06.2025 11:05
Il conflitto con l'Iran riavvicina Francia e Israele: Macron annuncia la partecipazione alle operazioni di difesa, ma non all'offensiva.

La Francia si avvicina a Israele in un contesto di tensione con l’Iran

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Negli ultimi mesi, le critiche rivolte alle politiche del governo Netanyahu si sono intensificate, ma con l’escalation della guerra tra Israele e Iran, Parigi ha rivisto la sua posizione. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato venerdì sera la partecipazione della Francia alle «operazioni di protezione e difesa» di Israele, affermando che «abbiamo i mezzi per farlo», riporta Attuale. Macron ha evidenziato la «grave responsabilità dell’Iran nella destabilizzazione dell’intera area», pur chiarendo che non intende coinvolgersi in operazioni offensive.

L’ambasciatore israeliano a Parigi, Joshua Zarka, ha apprezzato le dichiarazioni di Macron, sottolineando che sono un segno di un rapporto che supera le divergenti posizioni emerse recentemente.

Macron, in una conferenza stampa tenutasi presso l’Eliseo, ha espresso preoccupazione per il pericolo rappresentato dall’eventuale armamento nucleare iraniano, che potrebbe minacciare la stabilità non solo della regione, ma anche dell’Europa. Ha altresì sottolineato la necessità di risolvere la questione nucleare iraniana tramite negoziati. In aggiunta, ha annunciato un potenziamento del sistema Sentinelle, che impiega truppe in Francia per fronteggiare le minacce al territorio nazionale.

«Sono state implementate diverse misure di sicurezza per proteggere i nostri cittadini, le nostre truppe e le nostre ambasciate nella regione. Invito i nostri connazionali a astenersi dal recarsi in quei luoghi per qualunque motivo», ha avvertito Macron, dichiarando che la presenza militare francese nella zona è in stato di massima allerta.

Questa non è la prima volta che la Francia si schiera con Israele in un conflitto contro l’Iran. Il mese scorso, dopo le operazioni israeliane che hanno colpito i vertici di Hezbollah, diverse nazioni, tra cui Francia e Regno Unito, hanno supportato Israele, come ricordato dal viceammiraglio della Marina israeliana, Daniel Hagari, il quale ha riconosciuto il contributo francese nella difesa del paese patendo le aree aeree.

L’azione israeliana contro le strutture nucleari iraniane ha portato anche al rinvio della conferenza delle Nazioni Unite sullo Stato palestinese, pianificata per la prossima settimana a New York. Macron ha espresso la necessità di fissare una nuova data, constatando che «una conferenza in questo momento non avrebbe senso perché i leader della regione sono costretti a rimanere a casa». Ha ribadito il suo impegno verso il riconoscimento della Palestina, nonostante l’opposizione da parte di Israele.

sul fronte interno, il leader della sinistra radicale francese, Jean-Luc Mélenchon, attacca la decisione di Macron, proponendo invece una posizione favorevole all’Iran, condividendo le sue critiche sulla guerra che la Francia potrebbe avviare contro di esso. Mélenchon ha dichiarato in X che la Francia dispone di mezzi non solo per combattersi militarmente, ma anche per garantire assistenza ai paesi colpiti dalla guerra, come il Libano e la Striscia di Gaza. Ha definito un crimine colpire siti nucleari e sostenuto che qualsiasi guerra contro l’Iran non porterebbe a soluzioni positive.

Negli ultimi giorni, Mélenchon ha espresso sostegno all’eurodeputata Rima Hassan, che ha partecipato a una spedizione verso Gaza assieme a Greta Thunberg, bloccata dalle forze israeliane.

Da non perdere