Il decennale dell’Accordo di Parigi: successi parziali e sfide imminenti nella lotta al cambiamento climatico

16.11.2025 14:35
Il decennale dell'Accordo di Parigi: successi parziali e sfide imminenti nella lotta al cambiamento climatico

Conferenza sul Clima COP30: Riflessioni a Dieci Anni dall’Accordo di Parigi

Il decennale dall’Accordo di Parigi sul clima si è aperto con la conferenza COP30 a Belém, in Brasile, dove i rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo discutono delle politiche climatiche. Tuttavia, l’assenza degli Stati Uniti, che usciranno formalmente dall’accordo all’inizio del prossimo anno per decisione del presidente Donald Trump, evidenzia le difficoltà in un quadro globale già fragile. Il compromesso dell’accordo ha visto il mondo impegnarsi a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 °C, ma questa soglia è stata temporaneamente superata, rendendo sempre più difficile raggiungere l’obiettivo, riporta Attuale.

Dieci anni fa, l’Accordo di Parigi si inseriva in un contesto di maggiore stabilità internazionale rispetto ad oggi. Le tensioni tra i poteri globali, come Stati Uniti, Russia e Cina, erano meno acute. Tuttavia, le promesse di riduzione delle emissioni di gas serra sono state in gran parte disattese. Durante la COP30 si discute quindi di come affrontare l’inadeguatezza delle politiche attuate e della mancanza di finanziamenti per i paesi in via di sviluppo, che si trovano a fronteggiare fenomeni climatici sempre più estremi.

Nel 2015, l’umanità si trovava su una traiettoria che avrebbe potuto portare a un aumento della temperatura globale di 3,8 °C entro la fine del secolo. Attualmente, la previsione si attesta tra 2,5 e 2,9 °C, nonostante il rispetto parziale degli impegni presi. La principale sfida rimane l’assenza di misure incisive da parte dei principali produttori di gas serra, tra cui Cina, Stati Uniti, Unione Europea e India.

Le promesse di stanziamento di fondi per sostenere le nazioni più povere, necessario per il loro adattamento ai cambiamenti climatici, sono rimaste lettera morta. Solo nel 2022 si è raggiunta la soglia di 100 miliardi di dollari, ben lontano dai 300 miliardi previsti entro il 2035. La conferenza di Belém potrà dunque rappresentare un’occasione cruciale per discutere di come raccogliere e gestire questi fondi nei prossimi anni.

Nel frattempo, la crescita delle energie rinnovabili, in particolare del solare, ha mantenuto un ritmo più rapido del previsto, con un incremento della potenza installata da 200 gigawatt nel 2015 a 600 gigawatt nel 2024. Ciò è stato favorito dal drastico abbassamento dei costi di produzione. Locking in low-cost renewables however, does not diminish global reliance on fossil fuels, particularly natural gas, which has seen increased investment despite decreasing urgency in transitioning away from such sources.

In Asia, la situazione è peggiore, con la Cina che ha visto un incremento storico nel consumo di carbone nonostante gli sforzi globali per limitare l’uso di questo combustibile fossile, dimostrando l’impotenza di affrontare una questione climatica di tale portata senza un coordinamento efficace. Dopo dieci anni, è diffusa l’idea che, sebbene l’Accordo di Parigi abbia posto obiettivi cruciali, l’implementazione è avvenuta con lentezza, risultando insufficiente per contrastare l’impatto del cambiamento climatico, ormai evidente e costoso per miliardi di persone in tutto il mondo.

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