Le Elezioni Regionali: Accordi e Scontri Politici in Vista
Le prossime consultazioni regionali si preannunciano più influenzate dalla politica nazionale che mai. Sarà l’ultima occasione prima del 2027, e le trattative si stanno concentrando a Roma come non accadeva da tempo. Con il centrosinistra che ha trovato un accordo nel campo progressista, la maggioranza si trova di fronte a una questione cruciale: la successione del governatore leghista Luca Zaia, il cui futuro potrebbe essere legato a quello della Campania. Secondo quanto riportato, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha indicato che domani la coalizione potrebbe trovare una soluzione a questa situazione complessa, con un’ipotesi di incarico per Zaia, senza però ipotizzare un rimpasto, tema delicato per Giorgia Meloni. Tuttavia, i sostenitori del governatore rimangono scettici riguardo a una risoluzione immediata. La direzione del Partito Democratico, prevista per il 29 luglio, dovrà confermare il quadro delle candidature e delle alleanze.
VENETO
Si concluderà sicuramente l’epoca di Luca Zaia, caratterizzata da una popolarità straordinaria e bipartisan. La vittoria del centrodestra sembra certa, ma resta da chiarire se Zaia presenterà una propria lista, indebolendo la Lega. Il governo potrebbe infatti attrarlo, anche se la sua candidatura resta incerta. La situazione si complica anche con il “lodo Piantedosi”, che prevede il coinvolgimento del ministro in Campania, dove la competizione si è fatta più difficile dopo l’appoggio di De Luca all’alleanza tra Pd e M5s. Un possibile scambio parlamentare potrebbe vedere Piantedosi lasciare il Viminale a Salvini in cambio di infrastrutture per Zaia, ma questo scenario non sembra probabile date le reticenze di Mattarella e Meloni. Ci sono anche speculazioni su rimpiazzi nel settore del Turismo e dell’Agricoltura, ma i leghisti continuano a favorire Alberto Stefani o Mario Conte. Per il centrosinistra, l’ex sindaco Giovanni Manildo sembra un candidato forte.
CAMPANIA
Per il centrodestra, il vice ministro degli esteri del FdI, Edmondo Cirielli, è attualmente il frontrunner. Nel centrosinistra, Vincenzo De Luca ha posto il veto su Roberto Fico, sostenuto da Schlein e Conte, in cambio di rappresentanza in giunta e immunità per il figlio Piero. Potrebbe anche candidarsi di nuovo a sindaco di Salerno senza necessità di permessi, un’opzione che riceve supporto dalla minoranza del Pd e Italia Viva, ma è osteggiata da Azione.
MARCHE
Matteo Ricci ha sostenuto per lungo tempo un dialogo con i 5 Stelle, ma questo ha portato all’uscita di Azione dall’alleanza. Ricci, europarlamentare dem, ha buone possibilità di sovvertire il consenso elettorale se riuscirà a superare il governatore attuale del FdI, Francesco Acquaroli, con cui sembra attualmente in vantaggio.
PUGLIA
Antonio Decaro, europarlamentare dem ed ex sindaco di Bari, si trova a fronteggiare due illustri predecessori come Vendola ed Emiliano. Mentre per Decaro la situazione è chiara, il governatore uscente rischia di ostacolare la sua corsa. Per questo, si sta considerando un incarico in giunta in previsione di un possibile trasferimento di Emiliano a Palazzo Madama nel 2027. Il centrodestra al momento è senza figure forti; il più papabile nel fortino dell’eurocommissario Raffaele Fitto è Mauro D’Attis di FI.
TOSCANA
Nonostante le voci contrastanti, la riconferma di Eugenio Giani del Pd appare sicura, considerando che una sua sconfitta equivarrebbe a negare un’intera “stagione e cultura di governo”. Le trattative con i 5 Stelle e discordie interne hanno creato delle incertezze, ma Giani ha preso una piega positiva grazie a leggi favorevoli per l’elettorato dem. La sfida proveniente da Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato di FdI, promette di essere più agguerrita rispetto a quelle passate.
Questo scenario elettorale complesso richiederà un attento monitoraggio da parte dei protagonisti, in vista di alleanze strategiche e possibili rivolgimenti nel panorama politico regionale, riporta Attuale.